Quello di Heidegger con Nietzsche è uno dei dialoghi filosofici più profondi e gravidi di conseguenze. In esso continua a essere in gioco la fisionomia del nostro presente e, in particolare, la possibilità di una sua rimessa in questione radicale – così come richiede l’intima indole della filosofia. Tale rimessa in questione viene qui sondata secondo il filo conduttore di quel concetto di singolarità che domina – nelle forme del soggetto, dell’individuo, della persona – il nostro orizzonte culturale, sociale, politico ed economico. Il tema della singolarità trova una sua specifica rimodulazione nelle parole chiave di “superuomo” e di “Da-sein”, la cui portata è ancora tutta da ponderare. Per farci carico di questo compito dobbiamo collocarci in modo consono nella spaziosità della domanda che il pensiero ci invita ogni giorno a rinnovare e in cui continuamente, volens nolens, ci troviamo: chi siamo noi?
Francesco Cattaneo collabora con la cattedra di Estetica del dipartimento di Filosofia dell’Università di Bologna, occupandosi di filosofia tedesca tra Ottocento e Novecento. Ha scritto saggi su Heidegger, Nietzsche e la fenomenologia ermeneutica. Nell’ambito dell’estetica del cinema, ha pubblicato Terrence Malick. Mitografie della modernità (Edizioni di Cineforum – ETS, 2006) e curato Werner Herzog, Incontri alla fine del mondo. Conversazioni tra cinema e vita (Minimum Fax, 2009).
edizioni Pendragon: http://www.pendragon.it/index.htmlLuogotenente del nulla : Heidegger, Nietzsche e la questione della singolarità
di Francesco Cattaneo (Pendragon). Collana Le sfere - 121