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giovedì 14 maggio 2009

La fiera del libro di Torino 09 viene inaugurata da un omicidio ...

Paolo Roversi, scrittore milanese di 34 anni, è considerato da molti scrittori, Massimo Carlotto e Marcello Fois su tutti, l'erede del nuovo panorama noir italiano. Definito dalla critica “lo Scerbanenco postmoderno” in questo racconto inedito, tra sesso estremo e morte, immagina un omicidio durante la Fiera del LIbro di Torino di quest'anno in una torbida storia in cui non faticherete a riconoscere editori, scrittori e scrittrici dalla frusta più facile della penna.


Morte al salone del libro di Paolo Roversi


La voce del caporedattore Beppe Calzolari risuonò roca nell'apparecchio.
“Un collega della pagine letterarie mi ha chiesto se avevo qualcuno disponibile per tamponare un evento al Salone del Libro, e indovina?”
Enrico Radeschi sbuffò. Lui era un mastino della nera, un freelance a cui piaceva l'odore della strada, scovare le notizie in sella alla sua Vespa gialla. Quella richiesta gli suonava quanto mai strana.
“Odio la cultura lo sai?”
“La odiamo tutti: per questo facciamo i giornalisti.”
Calzolari ne sapeva una più del diavolo; ma soprattutto era consapevole che il cronista, pagato a cottimo, non aveva altra scelta se non quella di cedere al ricatto.

Potete continuare a leggere il brano qui:

http://satisfiction.menstyle.it/archive.php?eid=109


fonte (Satisfiction di Gian Paolo Serino)

mercoledì 13 maggio 2009

“La nuca” (Edizioni Controluce) di Luisa Ruggio. Quando il sangue si fa carta. Rec. di Maria Beatrice Protino

«La nuca di Hyrie era chiara come l’intervallo tra un sogno e un altro»: la parola si fa eros e la nuca diviene sinonimo naturale di mistero, di alchimia, tra scienza e conoscenza, razionalità e sfogo passionale, nota mistica della sensualità. Il racconto è quello di una ragazza - una bellissima adolescente - sospettata di stregoneria in un’epoca in cui questo poteva significare bruciare sul rogo, in una terra immaginaria eppure in tutto simile al richiamo di quella Soleto con la sua magnetica guglia del campanile - nel cuore della Grecìa salentina - che raccoglie ancora le tracce di un filosofo e alchimista che alla Ruggio è piaciuto immaginare come grande pensatore medievale. Hyrie, innamorata delle parole, si traveste da uomo per diventare “allievo” in uno Scriptorium particolare, invaso dall’odore di spezie esotiche. Insieme ai libri e agli inchiostri, la ragazza conoscerà anche il fratello dell’alchimista, un arabo che colleziona nuche femminili alla ricerca di quella perfetta su cui poter scrivere un codice di pura sensualità: «Nei sogni Gherìb andava a darle un bacio, scostandole di poco le cosce. Poi, sentiva la sua mano raggiungerle la nuca. Per tenerla ferma. Nella sbavatura del sonno d’inverno, il suo fiato era solo un miraggio». Attraverso un continuo e intenso germogliare poetico, il romanzo racconta dell’intimità della ricerca della conoscenza e dello sprofondo che a volte può derivarne, dell’abisso, del baratro ma anche della magia che assorbono le forze, la mente. E più se ne ha la consapevolezza e più piace: eppure il loro fascino è così opprimente, è come un Medioevo dell’anima femminile che vuole rinascere, che vuole scoprire e far rifiorire la propria coscienza sino a tornare al corpo e al suo potere seducente: poesia di un viaggio favoloso in un universo femminile che si reinventa dopo la scoperta della libertà. Grazie a un’elevatissima canzone poetica, si coglie quasi il suono delle parole e la passione per la scrittura, si sente «l’odore dei loro piatti» di orzo e lenticchie e del giardino degli aranci, o di quella Soletum dalle stradine lastricate e «paglia, sterco e rivoli moreschi», che canta il suo folle miserere carico di «vendette all’ombra degli altari». Nel suo diario, Hyrie scriverà di desideri che ci dominano come armi: che, come oppio, ci condizionano; scriverà di come la conoscenza sino all’essenza delle cose e di se stessi possa essere vita e morte, euforia e paura, lo scandalo e il suo contrario; di come «i libri siano carne viva», e di come la parola scritta sfidi il tempo, nonostante i suoi carichi di solitudine, quella solitudine che, come scrive la Ruggio, «non terminerà».


La nuca - il secondo romanzo di Luisa Ruggio – è edito da Edizioni Controluce 2008
E sarà presentato all’ "XXII Fiera Internazionale del Libro, Torino" (Torino Lingotto Fiere) presso il padiglione 1, stand C79 - B86

mercoledì 6 maggio 2009

Angelo Ricci, Notte di nebbia in pianura (Manni editore) alla Fiera del Libro di Torino 09

Come una fotografia che improvvisamente si anima, in uno spazio e in un tempo preciso, scorrono storie di vita in presa diretta con personaggi che agiscono e interagiscono in una disperata e desolata assenza di motivazioni, nel trionfo della banalità.

Sabato 16 Maggio 2009, alle ore 16, presso lo stand della Regione Puglia (Padiglione 2, J 158) parlerò di "Notte di nebbia in pianura" assieme a Giorgio Luzzi, poeta, narratore e critico letterario de "L'Indice".

venerdì 24 aprile 2009

Io sono Dio di Giorgio Faletti (Baldini Castoldi Dalai Editore). In anteprima al Salone del Libro di Torino

Io sono Dio è il titolo del nuovo romanzo di Giorgio Faletti. Battute a parte, uscirà a maggio per Baldini Castoldi Dalai, come i precedenti, il nuovo atteso romanzo di Giorgio Faletti per il quale si annuncia quella che in casa editrice definiscono "una tiratura formidabile": si vocifera di oltre 500 mila copie in prima battuta, ma l'editor del libro, Francesco Colombo, non conferma e non smentisce, si limita a sorridere, segno che forse la cifra è errata per difetto.

"La storia è un ritorno al thriller classico - spiega Colombo, che è già stato l'editor dei racconti di Faletti - più vicino a Io uccido per come è impostato. Lo ha detto anche Faletti più volte, quella dei racconti è stata una vacanza che lui si è voluto prendere con l'horror e il fantastico, per poi tornare a scrivere una storia che aveva nella penna, un thriller."

Il romanzo è di circa 500 pagine, "un po' più breve di Io uccido", e l'ambientazione è ancora, come sempre in Faletti, internazionale. Ma non ritorneranno personaggi dei precedenti romanzi, e la storia non ruoterà intorno al mondo delle radio come nel libro d'esordio. "L'autore tiene molto alla sorpresa", precisano ancora in casa editrice, e in attesa dell'uscita, che avverrà in occasione della Fiera del libro di Torino ("forse"), non resta che immaginare quali nuovi delitti i lettori potranno scoprire tra le pagine.

sabato 16 maggio 2009
Ora: 20.00 - 21.00
Salone del Libro, Sala dei 500, Via Nizza, 280, Torino, Italy


fonte
http://www.giorgiofaletti.net/news/2009-04/io-sono-dio-torna-giorgio-faletti.php

Questo è un brano di un articolo tratto dal Corriere della sera (2 aprile 2009) a firma Ida Bozzi ripreso dal sito di Giorgio Faletti (http://www.giorgiofaletti.net/)

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