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Un romanzo eretico, disturbante e maledetto Tra vita quotidiana e invettiva spirituale, uno spaccato struggente e indimenticabile del Nordest italiano profondo". Un romanzo in due parti. Emanuele Tonon costruisce, con una padronanza assoluta dello stile, una sconvolgente, indimenticabile epica familiare. Con uno spietato alternarsi di alto e basso, di letterarietà e trivio, di preghiera e bestemmia, Tonon trasforma la scrittura in un complesso rituale esoterico per denunciare l’insopportabile ingiustizia dell’esistere. Vita di fabbrica, vino, un Benelli scassato, internet e le voci dei morti, tutto concorre a fare di questo libro una potente, macabra, stupenda eresia. Il nemico è il blasfemo, feroce atto d’accusa di un uomo contro dio: quel dio, assoluto e fallace, che anche se esistesse dovrebbe rispondere del crimine odioso di consentire la possibilità del dolore, della morte, del tradimento.
Emanuele Tonon è nato nel 1970 a Napoli. Vive in provincia di Gorizia. È teologo-operaio. Il Nemico vorrebbe essere la prima parte (conclusa) di un romanzo trinitario.
"Leggetevi Tonon, teologo operaio quarantenne, napoletano di nascita, friulano di adozione. Racconta il puro orrore della fabbrica e rivolge a Dio un grido blasfemo-amoroso di protesta"
di
Filippo La Porta tratto da
XL di Repubblica settembre 09, p. 247
casa editrice ISBN: http://isbnedizioni.it/