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martedì 4 gennaio 2011

Canto che amavi, poesie scelte, di Gabriela Mistral ( Marcos y Marcos). Intervento di Nunzio Festa












Non è di secondaria importanza sottolineare che questa pubblicazione italiana di “Canto che amavi” della poetessa Gabriela Mistral nasce anche grazie, oltre all’editore italiano, a due istituzioni. Una statale – il Governo del Cile – una religiosa – l’Ordine Francescano del Cile; quest’ultima, la spirituale, in quanto custode delle volontà della stessa Mistral, ovvero di dare aiuti economici ai bambini di Montegrande e del Cile. Abbiamo voluto ricordare questa particolarità, in quanto siamo nel terreno e nelle biografia dell’autrice. Perché, innanzitutto, Gabriela Mistral fu provveditore agli studi. Dunque una particella, è possibile dire, dello Stato cileno. E, infine, perché la poetessa fu pienamente consapevole della situazione di povertà della maggior parte degli indios delle Ande e con loro fraternamente solidarizzava. Tanto che, quando arrivò a ottenere un Nobel che per la quale corsa in pochissimi davano per favorita, Gabriela Mistral usò la sua posizione pure più fortificata sempre testimoniando le necessità dei poveri della sua terra. La poesia della Mistral, è qui puntiamo all’elemento di simbolo delle liriche portate agli italiani, persino quando diviene quasi più onirica si nutre del fattore umano e nutre parole e immagini d’un’umanità spesso eletta dai più deboli. Gli elementi che sbalordiscono il libro sono due: il Paese, i poveri. I bisogni delle classi più povere della nazionale che la poetessa vorrebbe trasformare ad asilo di tutte e tutti. A stralcio di paradiso terrestre da garantire ha chi, invece, è abituato a soffrire. A formare e comporre “Canto che amavi” sono state selezionate ed emarginate poesie da “Desolazione” (1922), “Tenerezza” (1924), “Taglio del bosco” (1938), “Torchio” (1954), “Poema del Cile” (1967). L’alternanza fra potente musicalità, nonostante la traduzione dalla spagnolo, comunque assicurata in fil di penna, e maggior scioltezza nella discorsività più arricchita da dissonanze specifiche, aiuta a capire quanto nell’arco della sua vita la poetessa avesse voluto vivere diverse sensazioni di liricità. E da un retroterra zeppo di cultura, ma soprattutto di culture, come abbiamo detto quelle dei fratelli disperati e, addirittura, senza parola, prendono il volo brividi poetici che sono il seme del mondo. Fra corpo d’amore e lamenti di visi, Gabriela Mistral dice del suo Cile, del paesaggio che sta sopra e sotto la catena delle Ande, a frattura perlomeno idealmente le catene accreditate al popolo. La Patagonia e le filastrocche, il desiderio di servire l’indeterminatezza della Sua casa fatta d’appezzamenti agricoli inimmaginabili accanto al fervore dello sguardo dei bambini poveri rendono sensazionale le rime della Mistral. Il Cile delle sofferenze e delle possibilità di riscatto. E siamo prima e dopo, persino durante Pinochet.
Canto che amavi, poesie scelte, di Gabriela Mistral, testo spagnolo a fronte, traduzione di Matteo Lefèvre, fotografie di Paz Erràzuriz, Marcos y Marcos (Milano, 2010), pag. 314, euro 17.00.

giovedì 19 febbraio 2009

Domenico Protino torna a Vina del Mar in Cile

Il cantautore Domenico Protino è pronto a partire alla volta del Cile, dove parteciperà al 50° Festival de La Canción Internacional de Viña del Mar (23/28 febbraio 2009) che ha vinto lo scorso anno con il brano "La guerra dei trent'anni" e che riproporrà in questa edizione straordinaria che prevede la gara tra le canzoni vincitrici degli ultimi anni (2001-2008), per festeggiare il 50° anniversario della manifestazione. Il brano "La guerra dei trent'anni" affronta l’attuale tema della meritocrazia e della tenacia necessaria nel perseguire i propri obiettivi.
Il Festival della canzone di Viña del Mar è la kermesse musicale più importante di tutta l’America Latina e molto spesso è la porta di accesso al ricco mercato sudamericano e occasione di promozione intercontinentale. Oltre alla gara lo spettacolo prevede la partecipazione di importanti ospiti nazionali ed internazionali. Domenico Protino avrà l’onore e l’onere (come unico rappresentate italiano in gara) di condividere il palco con i Simply Red e il grande Santana oltre alle star del firmamento musicale sudamericano.
Sarà possibile seguire la manifestazione in televisione (con l’antenna parabolica) oppure collegandosi al sito internet http://www. canal13.cl Domenico Protino ha da poco pubblicato in Italia il suo album d’esordio prodotto da Progetto Musica e distribuito dalla Warner Music Italia. Attualmente il singolo “La Guerra dei trent’anni” sta imperversando anche nelle radio cilene entrando direttamente in classifica. A breve verrà lanciata la versione spagnola de “La guerra de los treinta años” che anticiperà l’album realizzato interamente in spagnolo e che verrà proposto in tutta l’America Latina.

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