Squarci di luce come bengala su un’epoca che ha fatto del conformismo, dell’opportunismo e del pregiudizio il suo sgargiante vitello d’oro.
A tre anni dal successo di Sensi vietati Massimo Onofri firma una nuova raccolta di graffianti ricognizioni sulla nostra società che registrano, bersagliandola, la vacuità della cultura e del costume contemporanei. Le sue riflessioni, sempre lucide ma non fino al disincanto, rovinano sulle macerie di una coscienza collettiva già svuotata di qualsiasi senso, anche morale. Dal pericolante mondo politico e letterario a quello vizioso dei media, Onofri mette in fila e sferza personaggi noti e meno noti del gran teatrino italiano animati soltanto da una mera e vuota coazione ad apparire.
"Dall'Italia di Dolce & Gabbana alla rapportata scrittura e psicanalisi, le graffianti riflessioni sul presente del critico letterario Massimo Onofri"
di Massimiliano Panarari tratto da Il Venerdì di Repubblica n.1119, p. 92
casa editrice Alberto Gaffi: http://www.gaffi.it/
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venerdì 28 agosto 2009
giovedì 20 agosto 2009
Il libro nero del mondo di Gabriele Dadati (Alberto Gaffi editore) dal 2 settembre in libreria
"Il libro nero del mondo è un romanzo che vi confonderà. Ci troverete dentro un uomo e una donna che si amano di un amore perfetto e tutto materiale, senza sentimenti. Ci troverete due cattivi – due grandi cattivi – che sono cattivi senza una ragione, senza una spiegazione. Ci troverete due vittime che sono vittime per scelta: una per scelta attiva, perché ha desiderato essere una vittima; e l’altra per scelta passiva, perché non ha desiderato mai nulla di diverso dalla sua condizione di sempre, che è la condizione della vittima. E ci troverete una bambina magica che compie sempre lo stesso percorso in un angolo di giardino, e compare sempre quando qualcosa di inspiegabile accade, o sta per accadere. Giulio Mozzi
Gabriele Dadati sa come si racconta una storia, sa fingere un distacco che appartiene alle scritture mature, ma a ben guardare in questa cinematografica vicenda di arcangelo metropolitano che affianca, quasi sorveglia, una Maria profana si legge una sommessa ricerca di sé. Questa scrittura ha corpo e spirito e non promette nulla che non possa mantenere in pieno. In bilico tra il romanzo di genere, alto, e il Bildungsroman Gabriele guida attraverso lo specchio Gabriele. Marcello Fois.
Una città italiana di una provincia qualsiasi, nei nostri anni Zero. Un giovane regista è solo, insieme a tutto: insieme alla moglie, che più di ogni altra cosa ama spiare mentre dorme e che lascia correre a grotteschi raduni new age, solo insieme al suo lavoro, alle prese con la produzione che potrebbe finalmente portarlo fuori dall’asfissiante mondo televisivo verso il cinema. Sembra l’ultima occasione, il film sul cannibale ispirato a una storia vera. Così vera che durante le riprese il suo attore principale - nonché migliore amico - viene rapito. Sarà proprio il regista a tentare di salvarlo, perché l’attore non è che l’esca che il rapitore cattura per arrivare a lui. Inizia così un confronto claustrofobico e serrato tra un serial killer alla ricerca della Giustizia e l’uomo che lui ha scelto come testimone delle sue deliranti imprese. Il tutto in un clima da ordinaria Apocalisse che entra con disarmante semplicità nella mente del lettore.
Gabriele Dadati (Piacenza, 1982) ha pubblicato Sorvegliato dai fantasmi (peQuod, 2006), accolto con calore da critica e pubblico, vincitore del premio Dante Graziosi e finalista come “Libro dell’anno” nella trasmissione Fahrenheit di Radio 3 Rai. Cofondatore della rivista letteraria «Ore piccole», collabora al quotidiano «Libertà» di Piacenza e dirige una collana di narrativa per Barbera Editore. È autore di Booksweb.tv, la televisione dei libri ideata da Alessandra Casella (http://www.booksweb.tv/content/show/ContentId/1156).
Gabriele Dadati sa come si racconta una storia, sa fingere un distacco che appartiene alle scritture mature, ma a ben guardare in questa cinematografica vicenda di arcangelo metropolitano che affianca, quasi sorveglia, una Maria profana si legge una sommessa ricerca di sé. Questa scrittura ha corpo e spirito e non promette nulla che non possa mantenere in pieno. In bilico tra il romanzo di genere, alto, e il Bildungsroman Gabriele guida attraverso lo specchio Gabriele. Marcello Fois.
Una città italiana di una provincia qualsiasi, nei nostri anni Zero. Un giovane regista è solo, insieme a tutto: insieme alla moglie, che più di ogni altra cosa ama spiare mentre dorme e che lascia correre a grotteschi raduni new age, solo insieme al suo lavoro, alle prese con la produzione che potrebbe finalmente portarlo fuori dall’asfissiante mondo televisivo verso il cinema. Sembra l’ultima occasione, il film sul cannibale ispirato a una storia vera. Così vera che durante le riprese il suo attore principale - nonché migliore amico - viene rapito. Sarà proprio il regista a tentare di salvarlo, perché l’attore non è che l’esca che il rapitore cattura per arrivare a lui. Inizia così un confronto claustrofobico e serrato tra un serial killer alla ricerca della Giustizia e l’uomo che lui ha scelto come testimone delle sue deliranti imprese. Il tutto in un clima da ordinaria Apocalisse che entra con disarmante semplicità nella mente del lettore.
Gabriele Dadati (Piacenza, 1982) ha pubblicato Sorvegliato dai fantasmi (peQuod, 2006), accolto con calore da critica e pubblico, vincitore del premio Dante Graziosi e finalista come “Libro dell’anno” nella trasmissione Fahrenheit di Radio 3 Rai. Cofondatore della rivista letteraria «Ore piccole», collabora al quotidiano «Libertà» di Piacenza e dirige una collana di narrativa per Barbera Editore. È autore di Booksweb.tv, la televisione dei libri ideata da Alessandra Casella (http://www.booksweb.tv/content/show/ContentId/1156).
venerdì 29 maggio 2009
Il libro del giorno: È un problema tuo di Filippo La Porta, Gaffi Editore in Roma
Un viaggio ironico nelle secche dell'omologazione linguistica, analizzando genesi e storia di frasi fatte e modi di dire. Nel mirino i tic della lingua quotidiana. Brevi capitoli in cui si delinea una critica divertita ma radicale delle mitologie e dei conformismi che risuonano in fraseologie standardizzate. "È un problema tuo" "Tuttaposto" "Non c'è problema". Nelle radio, in tv, nei bar, nelle strade, si sentono ripetere ossessivamente queste e altre espressioni. È come un ronzio ininterrotto, corale, una koinè semplificante dietro cui si nasconde forse un vuoto insondabile. Alle divagazioni socio-morali di Filippo La Porta si aggiungono le vignette esilaranti di Dario Frascoli.
casa editrice Gaffi: http://www.accainco.it/
"Il saggista e critico Filippo La Porta si addentra nel repertorio delle frasi fattee dei tic, vizi e vezzi linguistici dell'Italia postmoderna (...)".
di Massimiliano Panarari tratto da Il Venerdì di Repubblica n.1106 p. 110
È un problema tuo di Filippo La Porta, 2009
106 p., ill., brossura, Gaffi Editore in Roma (collana Sassi)
casa editrice Gaffi: http://www.accainco.it/
"Il saggista e critico Filippo La Porta si addentra nel repertorio delle frasi fattee dei tic, vizi e vezzi linguistici dell'Italia postmoderna (...)".
di Massimiliano Panarari tratto da Il Venerdì di Repubblica n.1106 p. 110
È un problema tuo di Filippo La Porta, 2009
106 p., ill., brossura, Gaffi Editore in Roma (collana Sassi)
mercoledì 6 maggio 2009
La futura classe dirigente di Peppe Fiore (Minimum Fax) alla Libreria Mondadori di via Piave a Roma
«Una padronanza e un'originalità di scrittura rare in un autore agli esordi».
Giovanni Pacchiano, Il Sole 24 Ore
«Le sue frasi sono mirabolanti, le sue storie sono vive. Le pagine di questo scrittore pulsano».
Francesco Borgonovo, Libero
Figlio unico napoletano trapiantato a Roma, megalomane, assediato da una selva di nevrosi erotiche, bipolare come tutte le persone di talento nell'Italia contemporanea, Michele Botta ha la sua prima vera occasione per entrare nel mondo degli adulti: viene assunto da una giovane e dinamica società di produzione televisiva. Potrebbe essere l¹anno della svolta, e invece è qui che il suo equilibrio già precario finisce per sgretolarsi. Viene mollato dalla ragazza. Il rapporto con i genitori è un ginepraio di ostilità reciproche ormai arrivato al pettine. E l'emancipazione professionale è una fiction milionaria su un mitologico regista porno degli anni Ottanta, che forse non è mai esistito. Comico, caustico, eccessivo, irresistibile, La futura classe dirigente è l'attraversamento della linea d'ombra nell'era della demenzialità istituzionalizzata e della volgarità al potere. Ma anche l'analisi amara e impietosa di un paese attraverso la messa alla berlina della sua «santa trinità»: la famiglia, il sesso, la televisione.
Peppe Fiore (Napoli, 1981) vive e lavora a Roma. Ha pubblicato due raccolte di racconti, L’attesa di un figlio nella vita di un giovane padre, oggi (Coniglio Editore 2005) e Cagnanza e padronanza (Gaffi 2008).
mercoledì 20 maggio 2009
Start: h. 18.00
libreria Mondadori via Piave, 18 - Roma
con l'autore interviene Paolo Di Paolo
Giovanni Pacchiano, Il Sole 24 Ore
«Le sue frasi sono mirabolanti, le sue storie sono vive. Le pagine di questo scrittore pulsano».
Francesco Borgonovo, Libero
Figlio unico napoletano trapiantato a Roma, megalomane, assediato da una selva di nevrosi erotiche, bipolare come tutte le persone di talento nell'Italia contemporanea, Michele Botta ha la sua prima vera occasione per entrare nel mondo degli adulti: viene assunto da una giovane e dinamica società di produzione televisiva. Potrebbe essere l¹anno della svolta, e invece è qui che il suo equilibrio già precario finisce per sgretolarsi. Viene mollato dalla ragazza. Il rapporto con i genitori è un ginepraio di ostilità reciproche ormai arrivato al pettine. E l'emancipazione professionale è una fiction milionaria su un mitologico regista porno degli anni Ottanta, che forse non è mai esistito. Comico, caustico, eccessivo, irresistibile, La futura classe dirigente è l'attraversamento della linea d'ombra nell'era della demenzialità istituzionalizzata e della volgarità al potere. Ma anche l'analisi amara e impietosa di un paese attraverso la messa alla berlina della sua «santa trinità»: la famiglia, il sesso, la televisione.
Peppe Fiore (Napoli, 1981) vive e lavora a Roma. Ha pubblicato due raccolte di racconti, L’attesa di un figlio nella vita di un giovane padre, oggi (Coniglio Editore 2005) e Cagnanza e padronanza (Gaffi 2008).
mercoledì 20 maggio 2009
Start: h. 18.00
libreria Mondadori via Piave, 18 - Roma
con l'autore interviene Paolo Di Paolo
domenica 3 maggio 2009
Il libro del giorno: I racconti del parrucchiere di Elvira Seminara (Alberto Gaffi editore)
C'è la ragazza che si sposa quel giorno e fa la Grande-Messa-in-Piega, seduta accanto a lei un'altra che si fa suora e accorcia i capelli per mettere il velo. C'è il trans poeta che si fa biondo e la professoressa innamorata che sogna sotto il casco. C'è l'immigrata che vende la treccia e la parrucchiera migrante, la matta smemorata e la figlia del detenuto. C'è tutta la vita in transito, dentro il salone del parrucchiere, perché il taglio di capelli è un'antica liturgia, un rito sciamano che ci fa sentire nuovi e rinnovati, un esorcismo contro l'età e la paura di invecchiare.
casa editrice Alberto Gaffi: http://www.gaffi.it/
"Storie che, sotto la superficie di eventi spesso non rilevanti, ma immensi nell'agire del mondo interno dei personaggi, rivelano la forma del desiderio, la violenza dell'illusione, l'abbandono al sogno, ancorchè spesso vano"
Craig Martucci
da Il Domenicale del Sole 24 Ore n. 120, del 3/05/09 p. 36
I racconti del parrucchiere di Seminara Elvira, 180 p., brossura
Editore Gaffi Editore in Roma (collana Evasioni)
casa editrice Alberto Gaffi: http://www.gaffi.it/
"Storie che, sotto la superficie di eventi spesso non rilevanti, ma immensi nell'agire del mondo interno dei personaggi, rivelano la forma del desiderio, la violenza dell'illusione, l'abbandono al sogno, ancorchè spesso vano"
Craig Martucci
da Il Domenicale del Sole 24 Ore n. 120, del 3/05/09 p. 36
I racconti del parrucchiere di Seminara Elvira, 180 p., brossura
Editore Gaffi Editore in Roma (collana Evasioni)
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