Huckleberry Finn è diventato grande; ha abbandonato da tempo la vita
civile vissuta da ragazzo e insieme a Tom Sawyer si è avventurato nel
Far West, dove le regole non esistono. Insieme, cavalcano sulle rotte
del Pony Express, mentre attorno a loro divampa la Guerra di secessione.
Ma ben presto Tom capisce di non voler fuggire dalla civiltà: sposa la
sua antica fidanzata Becky Thatcher e torna a Est per inseguire potere e
successo. Huck rimane solo: doma cavalli selvaggi, guida carovane di
fanatici religiosi, diventa amico dell’indiano Eeteh che gli racconta le
storie dei Grandi Spiriti. Sotto i suoi occhi, l’America moderna nasce e
si impone con la violenza e con l’inganno, pagando il progresso con il
sangue dei nativi e dei neri, non più schiavi ma non ancora liberi.
Robert Coover si confronta con una figura chiave della letteratura
mondiale: Huck è disincantato ma ancora innocente, affronta la vita
senza pregiudizi e senza filtri. Al contrario di Tom, che conosce il
potere e ne ha imparato ogni astuzia, vede la verità oltre le parole e
porta alla luce le profonde contraddizioni del sogno americano. Denso di
poesia, esilarante e a tratti crudele, "Huck Finn nel West" è un
romanzo d’avventura e insieme la storia stessa dell’America
contemporanea; e parla a quella parte di noi che si nutre di miti, che
li inventa continuamente, e attraverso la narrazione riscopre e plasma
la propria vita.