ll vicequestore Maurizio Calveri è un uomo braccato dal passato. Un passato che lo ha costretto a prendere decisioni difficili, ad allontanarsi da ciò che più ama. Un passato che lo insegue nei corridoi del commissariato e nei silenzi che popolano la sua vita. La sua indagine più ardua non è quella sui crimini che quotidianamente affronta, ma quell’indagine che avrebbe dovuto non intraprendere e che rischia di mettere in pericolo la sua famiglia.
Adesso esule nella sua città natale, dove sotto la superficie di un mare limpido si possono celare abissi oscuri, dove la bellezza può nascondere il marcio e dove le apparenze sono spesso il miglior modo per ingannare il prossimo, le indagini che Calveri porta avanti non sono mai lineari. Ogni caso è come un labirinto, e la sua capacità di intuire le fragilità umane gli permette di svelare ciò che è invisibile a prima vista.Calveri è l’uomo delle sfumature grigie, uno che non crede nelle risposte facili, uno che sa bene quanto la linea tra il bene e il male sia talmente sottile da confondersi con l’orizzonte del mare che separa il giusto dal colpevole.
Ed, inevitabilmente, anche lui si chiede se non sia in qualche modo colpevole di aver attraversato quel confine.
Calveri è l’ombra che cammina tra la luce e le tenebre, un uomo che sa che la redenzione non è mai definitiva e che, forse, non c’è mai un momento in cui si possa davvero dire: “Ho fatto la cosa giusta.”
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