“…Ma la continuità è dovuta al persistere dell’oxymoron, cioè a definire le cose per opposizione… si può affermare che Pasolini vive storicamente per accumulazione, e che il suo conoscere, non dialettico, è dovuto all’eterna coesistenza degli opposti….l’attualità del libro … sussiste unicamente in una esplosione (più o mene generosa, più o meno felice ) di vitalità…”
P.P.Pasolini da Il Portico della Morte, Garzanti, 1988, pag. 284.
Dopo le recenti pubblicazioni critiche dell’autore su Artaud e Giordano Bruno (Un Poeta al rogo: Giordano Bruno, il poeta-philosophus dei poetici furori, Eretica Edizioni, Buccino (SA), 2021. ISBN 978-88-334-239-6; ARTAUD: Il Poeta e il suo doppio,
I Quaderni del Bardo Edizioni, Sannicola(LC), 2019), l’autore ci regala
questo aureo, passionale e competente libro di critica letteraria su Pasolini
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