Si
rammenta a chi legge che l’autrice fa uso e applica varie licenze
poetiche, essendo dalla sua nascita praticamente sempre stata cullata e
anche graziata (in senso lato e in senso stretto) dalla poesia e dalle
sue calde e avvolgenti maglie, dal suo tepore materno e dal suo chiarore
eterno, etereo. Tali licenze sono state in parte accolte, in parte
acquisite (con studium e titoli vari), in parte sofferte, in parte
accettate - sia con beneplacito della stessa, sia con scuri bene
affilate, e con l’apprendistato presso altre poetesse e poeti e nel
navigare nelle loro opere, e con il sudore della fronte despejada y
linda della esperienza diretta di boschi, foreste e dirupi colmi di una
vegetazione letteraria e insieme spontanea davvero strabilianti. (Anne)
Postfazione di Marcello Buttazzo
In copertina Ara dell'eterna primavera, di Sofia Stucchi - acrilico su tela, cm 70x50, 2017/2018
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