Sassari, 1962. Mentre sta svolgendo i lavori di
riparazione dell’impianto fognario di Villa Flora, un manovale rinviene
un antico reperto di epoca nuragica. Due giorni dopo, l’uomo scompare
senza lasciare traccia e l’archeologo a cui intendeva vendere l’oggetto
viene trovato morto a Pedra Manna, poco lontano da Sassari, in una domu de janas,
una tomba preistorica. Le indagini, condotte dal tenente Roversi,
sembrano confermare la colpevolezza del manovale, ma quando anche
quest’ultimo viene ucciso, l’impasse sembra insuperabile. Qual è il
movente dietro ai due omicidi? Sarà un particolare legato al misterioso
reperto a fornire a Roversi un nuovo, imprevedibile indizio per far luce
sui delitti. Ma a questo punto il tenente dovrà confrontarsi con un
assassino determinato e pronto a tutto.
Un antico manufatto
Una serie di omicidi
Un’indagine insidiosa per il tenente Roversi
Hanno scritto dei suoi libri:
«Un giallo classico con inserti in dialetto e squarci vintage.»
Tu Style
«Il
tenente Giorgio Roversi, bolognese laureato in Fisica, fanatico della
scorza di cioccolato e di Tex Willer, è stato sbattuto in Sardegna per
motivi disciplinari e si trova subito alle prese con un cadavere. La
prima incursione nel poliziesco di Gavino Zucca.»
Corriere della Sera
«Una buona dose di ironia e fatti realmente accaduti che forniscono lo spunto per costruire un perfetto giallo.»
La Nuova Sardegna
Gavino Zucca
È laureato in Fisica e in Filosofia ed è specializzato in Progettazione di Sistemi informatici. È nato e vive a Sassari, ma ha trascorso oltre trent’anni a Bologna dove ha lavorato all’ENI come project manager, prima di dedicarsi all’insegnamento della Fisica nella scuola superiore. Ha ottenuto numerosi riconoscimenti partecipando a premi letterari in tutta Italia. La Newton Compton ha pubblicato Il mistero di Abbacuada, Il giallo di Montelepre, Il delitto di Saccargia, Il misterioso caso di Villa Grada e Assassinio a Pedra Manna, dedicati alle indagini del tenente Giorgio Roversi.
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