Il Sud è la strada di casa e il calore materno delle origini. Tornare a
sud dà frutti quando si avvera e dà fiori quando non si avvera. I primi a
volte sono dolci e a volte amari, i secondi si nutrono di nostalgia. Al
Sud si va in vacanza o si rientra a casa, è l'aria aperta e i frutti
appesi, la vita della natura e nella calura. Se il Nord guida il mondo,
il Sud lo sorregge; è il suolo della vita, è il luogo della nascita, è
la credenza dei ricordi. C'è sud nei tre quarti del pianeta e nei tre
quarti del nostro Paese; il Sud esporta umanità. Anche ora che il Sud
sprofonda e i ragazzi fuggono, c'è una forza di gravità o di attrazione
che spinge verso sud anche chi non è nato a sud; c'è sempre un
famigliare, un'origine, un ricordo, un richiamo che ti porta a scendere.
Questo libro - che nasce dalla riscrittura e ampliamento di due
precedenti opere, "Il segreto del viandante" e "Sud. Un viaggio civile e
sentimentale" - è scandito in tre tempi, il passato, il presente e il
ritorno a casa, e in tre toni, curioso, divertente e malinconico, più un
ragionamento finale sui sentimenti per dedurre la geo-filosofia del
Sud, il pensiero del ritorno. Il viaggio scorre attraverso le contrade
del Meridione, i suoi punti cruciali, i suoi luoghi d'ombra e di luce. E
per compagna di viaggio, madre e matrigna, la nostalgia, che muta
l'amaro in amore di ciò che si è perduto.
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