Lo scandalo della Loggia P2 ha egemonizzato i media per anni, inchieste
giornalistiche hanno cercato di fare luce su uno degli avvenimenti più
misteriosi della storia italiana del dopoguerra. Ancora oggi i media
presentano presunti documenti per dimostrare taluni coinvolgimenti e
legami. Documenti presentati come veri mentre una attenta analisi e
competenza massonica li smaschera e li presenta per quello che sono: dei
falsi. Ciò non significa che il complesso di quanto sappiamo della P2
sia falso, significa che in assenza di documenti veri ne vengono
presentati dei falsi. Inoltre vi è la grande questione della lista degli
aderenti alla Loggia P2 che presenta molteplici lacune al punto che si
può fortemente sospettare che sia stata redatta da chi non aveva
conoscenze massoniche. Una forma di disinformazione? Un depistaggio? Ciò
vale anche per il noto Piano di Rinascita Democratica. Che alla prova
dei fatti è una lista di propositi e certamente non un piano. Infarcito
di errori al punto di ritenere anch’esso uno strumento di depistaggio.
Si percorre la strada dalla creazione della Loggia Propaganda nell’800,
passando per la storia di Gelli e la Commissione d’Inchiesta
Parlamentare. Un viaggio che stupirà per le certezze propagandate che
certezze non sono.
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