Questo libro è la biografia di Lenci De Santis, esule fiumana che giunge
nei campi profughi di Termini Imerese. Si innamora e si sposa con il
monrealese Pippo Furnari. E' lei che racconta alla figlia e alla nipote
tutte le vicissitudini trascorse a Fiume durante il periodo post-bellico
e durante l'invasione dei partigiani titini, l'esodo da Fiume e la
definitiva sistemazione in Sicilia. La vita da adulta le regalerà le
gioie di una famiglia "normale" ma inesorabilmente il ricordo delle
vicende vissute la accompagnerà fino a sfociare proprio come un “fiume”
nel desiderio di racconto affinchè il passato non venga dimenticato e
sia chiave di lettura per il presente. Il ricordo delle foibe
accompagnerà la vicenda umana della protagonista la cui vita è stata
caratterizzata dalla riservatezza. Nell'età avanzata decide di
raccontare per tramandare questi ricordi . Una storia, poco nota a
tutti; con un disinteresse da parte dell’opinione pubblica e che è
venuta alla ribalta dal 2004 anno in cui si è stabilito di celebrare il
“Giorno del Ricordo”. La storia dell'esilio giuliano-dalmata presenta
diversi punti in comune con l'attuale esodo dall'Africa sub-sahariana ;
inoltre viene evidenziata la generosa accoglienza da parte del popolo
siciliano. Questa storia deve essere conservata e trasmessa alle nuove
generazioni.
Nessun commento:
Posta un commento