Questo volumetto viene scritto da Lukács subito dopo la morte di Lenin
per il bisogno spontaneo di fissare teoricamente ciò che considerava
essenziale: il centro della sua personalità intellettuale. Perciò il
sottotitolo "Unità e coerenza del suo pensiero", a indicare che Lukács
non intendeva riprodurre il sistema oggettivo, teorico, di Lenin, ma
quelle forze motrici, di tipo oggettivo e soggettivo, che avevano
permesso questa sistemazione, la loro incarnazione nella persona e negli
atti di Lenin. Puro prodotto della metà degli anni venti, il "Lenin" di
Lukács è anche un documento sul modo in cui uno strato di marxisti
allora non insignificante considerava la personalità, la missione di
Lenin, la sua posizione nel corso degli avvenimenti mondiali. Proprio la
sua figura, com’è regola nel caso di grandi uomini, ha per Lukács
talmente incarnato il suo tempo che i risultati, e soprattutto il metodo
delle sue affermazioni e dei suoi atti, possono conservare una
determinata attualità anche in circostanze ampiamente mutate.
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