Lidia Menapace è nata nel 1924 a Novara, vive a Bolzano. Staffetta
partigiana, senatrice della Repubblica italiana, pacifista e femminista
militante, in questo libro racconta la sua esperienza nella Resistenza
attraverso i grandi eventi storici e gli episodi di eroismo personale e
collettivo. La tessera del pane e i bombardamenti, la solidarietà tra
famiglie e le fughe in bicicletta, la distribuzione dei giornali
clandestini e la paura dei posti di blocco dei nazifascisti, la consegna
dei messaggi in codice imparati a memoria, l'aiuto prestato a un
giovane ebreo nella fuga in Svizzera, i libri sui sindacati letti di
nascosto, lo studio al lume di candela durante il coprifuoco... E poi,
la presa di coscienza graduale del valore politico della Resistenza, che
ha posto le fondamenta teoriche e pratiche del progetto di una società
solidale e partecipata il quale, se trovò un seguito forte nella
Costituzione, fu poi tradito nella storia reale dell'Italia. Ma, come le
scriveva in un bigliettino il generale Alexander, comandante delle
forze alleate, "Lidia resisté"; e la Menapace continua ancora oggi a
combattere. Una fondamentale testimonianza, storica e coinvolgente,
corredata da schede di approfondimento che guidano nella lettura anche
un pubblico di giovani.
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