“Giuseppe Conte inizia a scavarsi la fossa, ovviamente a sua insaputa,
nella notte fra il 20 e il 21 luglio 2020, quando porta a casa il più
grande successo della sua carriera politica: i 209 miliardi di euro del
Recovery Fund. Da quel momento, nei circoli che contano dell'eterna
Italia lobbista, affarista e tangentista, la parola d'ordine è una sola,
categorica e impegnativa per tutti: ora che arrivano tutti quei
miliardi, mica li faremo gestire a chi non prende ordini da noi...”. In
questo giallo politico di bruciante attualità, Marco Travaglio racconta
giorno per giorno il lungo “golpe al ralenti”, durato quasi tre anni,
per rovesciare il premier più apprezzato nell'opinione pubblica e più
odiato all'establishment. Mette in fila i fatti, esamina la scena del
crimine e l'arma del delitto, interroga i testimoni, raccoglie gli
indizi, analizza i possibili moventi, i probabili mandanti, i sicuri
sicari. Si imbatte in almeno due colpi di scena: un incontro fra Draghi e
D'Alema e il “fuori onda” profetico di un deputato leghista. E alla
fine tira le sue conclusioni. Ma il verdetto lo lascia ai lettori.
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