Palermo è da sempre una città in cui le contraddizioni, gli squilibri, i
ritardi che caratterizzano le grandi città del Sud rispetto alle aree a
economia matura appaiono ancora più accentuati dalla piaga del fenomeno
mafioso e di un'agguerrita piccola criminalità, dalla grave
insufficienza delle infrastrutture e di servizi essenziali, dal degrado
di alcuni quartieri cittadini. È innegabile che negli ultimi
sessant'anni anni la città sia notevolmente cambiata, ma ancora molto
c'è da fare. La provincia di Palermo, ad esempio, tra il 2006 e il 2007 è
salita di ben sette posizioni nella classifica annuale del "Sole 24
Ore", ma con il suo novantaduesimo posto si trova pur sempre tra i primi
posti fra gli ultimi. Attraverso un'indagine scrupolosa che attinge a
una imponente mole di informazioni, Grazio Cancila delinea il ritratto
di una Palermo ricca di energie e potenzialità troppo spesso soffocate
da un uso disinvolto dei poteri locali. Nel rapporto contraddittorio e
conflittuale tra le forze della modernizzazione e l'abitudine radicata a
una gestione particolaristica delle risorse prende forma l'immagine di
una città permanentemente minacciata dall'aggressività del crimine
organizzato.
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