Esiste un Lecce Style. Diverso dal Salento Style e dal Puglia Style. La
Lecce di chi ha cercato palazzi da troppo tempo assopiti nelle pieghe
del tempo e li ha risvegliati. Di chi ha scelto di “fare casa” in un
convento, in una vecchia fabbrica di saponi, in un giardino. O di chi ha
provato a salire dalla scala della servitù. Di chi si è innamorato di
un intonaco scrostato, di un fregio dorato che aveva smesso di brillare,
dello scorcio della statua di una Santa rubato da una finestra. Di chi
ha assecondato il genius loci, ma lo ha accompagnato per mano. Di chi ha
provato a capire cosa ci fosse sotto e attraverso e oltre. Un libro per
raccontare quello che Lecce, da qualche anno, è diventata.
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