"Come e perché le oligarchie mondiali vogliono imporre l’uniformità
sessuale L’attacco all’identità sessuale, nei suoi generi maschile e
femminile, rappresenta oggi il più sconcertante tentativo di
manipolazione dell’essere umano messo in atto nel corso della storia.
Promossa grazie all’imponente contributo economico e politico delle più
potenti lobby dell’Occidente, questa vera e propria 'mutazione
antropologica' viene oggi imposta attraverso i media, la cultura, lo
spettacolo e le legislazioni. In questo saggio (alla sua seconda
edizione aggiornata) i due autori ripercorrono le tappe più recenti di
un processo apparentemente inarrestabile, che sembra invadere ogni
aspetto del vivere quotidiano: dalle origini del genderismo
all’affermazione dell’omosessualismo, dalla propaganda alla
manipolazione dei media, dall’attacco ai termini 'madre' e 'padre'
all’imposizione della 'cultura gay' nelle scuole, dalle connivenze della
politica alla legislazione liberticida e alla repressione del dissenso,
dal business degli 'uteri in affitto' allo sdoganamento della
pedofilia. Lo scopo del presente libro è pertanto quello di cercare di
comprendere perché, al giorno d’oggi, si voglia intervenire per
rimodellare l’immagine stessa dell’uomo e della donna, per imporre una
concezione ideologica della sessualità, avulsa da qualunque retaggio
'naturale', che scinde psiche e corpo: un processo, questo, che, nella
sua inerzia nichilistica tecno-scientifica, è destinato a sfociare nel
modello di una 'umanità artificiale' totalitariamente mercificata. Un
libro inquietante e documentato, per risvegliare le coscienze di fronte
all’ultima frontiera della manipolazione di massa nel mondo
contemporaneo."
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