Il futuro di una volta era migliore, oppure si guardava a esso con più
ottimismo? Quali erano le condizioni di vita quando il futuro era più
roseo? Se oggi il futuro appare peggiore, dobbiamo disperare, o
consolarci pensando che viviamo molto meglio di ieri? Dobbiamo
rallegrarci di vivere in un Paese pacifico e libero, dove lo Stato si dà
carico del benessere dei cittadini e li assicura nei confronti di molti
rischi, dove tutti possono fruire dei benefici del progresso
tecnologico, che fa parte della ristretta schiera delle nazioni
sviluppate? O dobbiamo preoccuparci per il divario crescente nei
confronti di altre nazioni europee, per lo stato di molte città, per le
difficoltà di trovare un’occupazione, per il carico di debiti che si
mette sulle spalle delle generazioni future, per l’incapacità di
affrontare una pandemia prevista e preannunciata? In queste pagine
Sabino Cassese racconta i grandi cambiamenti di un Paese (e il mondo
intorno a esso) nel corso di più di un secolo, partendo da storie
esemplari e casi attuali che illustrano le ombre della situazione
odierna, ma che ricordano anche come l’Italia nel passato sia stata
capace di rinnovarsi e rinascere più volte. È ancora in grado di farlo?
Sarà capace di un’inversione di rotta che passi da una profonda riforma
dell’istruzione, dalla partecipazione attiva alla vita civile, ma anche
dal modo di affrontare gli ostacoli, coniugando utopia e progetti
concreti, realismo e slancio creativo? Un pamphlet tra storia, politica,
istituzioni ed economia: una lezione sul declino nazionale e sul futuro
possibile.
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