Il testo si propone di esaminare il caso del misterioso personaggio,
noto col nome di Khidr (al-Khadir in arabo), che il Corano menziona
quando parla del viaggio di Mosè alla ricerca dell’Acqua di Vita.
Arrivato alla Fons Vitae, Mosè incontra questo Servo di Dio a cui
l’Altissimo ha donato una “Scienza da parte Sua” (al-‘ilm al-ladunnī),
dotato di longevità straordinaria per essersi abbeverato a questa fonte
d’immortalità che si trova nelle Tenebre. Secondo il Sufismo, il Khidr
svolge il ruolo di maestro dell’iniziazione per coloro che, dotati di
qualificazioni non comuni, sono privi di un ricollegamento ad un maestro
vivente. Qayṣarī, prima di trarre le sue conclusioni sul caso del
Khidr, esamina il significato della Profezia e della Santità, dell’Acqua
di Vita, delle Tenebre e del modo per raggiungere la Fons Vitae.
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