Lungo i Pirenei ha abitato per secoli un misterioso gruppo di persone,
spesso colpite da terribili persecuzioni. Conosciute come Cagots, la
loro origine resta tuttora ignota. Le fonti medievali ne parlano come di
«costruttori», carpentieri, tagliatori di pietre e fabbri. È certo che
si tendeva a isolarle e a trattarle come degli «intoccabili», rendendole
oggetto di disprezzo e intolleranza. Ma costituirono anche materia di
studio per i medici di corte del re Enrico IV di Navarra. Come segno
d'infamia dovevano portare cucita sul petto, o sulla spalla destra, una
zampa d'oca dipinta in rosso e in testa un berretto tipico delle
confraternite e degli iniziati. I piedi dovevano essere ben avvolti in
calzature che ne nascondessero la presunta deformità: si raccontava
infatti che avessero gli arti inferiori palmati, una caratteristica che
li faceva identificare nella religione basca come i figli delle Lamie.
Quale segreto nasconde questa «razza maledetta»? La loro vicenda
misteriosa e tragica è una ferita ancora aperta nella storia
dell'Europa, come dimostra l'enorme fascino che i Cagots ebbero sui
nazisti, attratti dalla presunta esistenza di «razze» dotate di un DNA
«diverso», quel codice genetico che legherebbe alcune minoranze europee
fra di loro, frutto di una leggendaria discendenza da Lucifero.
Nessun commento:
Posta un commento