Lucilla Marjoribanks è una giovane donna con una missione: rientrare
nella casa natale per occuparsi del padre vedovo e diventare “il sole
che illumina sua vita”, che lui lo voglia o no. Con il suo arrivo, non
solo la vita familiare ma anche quella sociale della quieta cittadina di
Carlingford subisce una rivoluzione, grazie ai piccoli ricevimenti
esclusivi che Lucilla organizza ogni settimana. Ottimista e
intraprendente, mai preda del dubbio e perciò squisitamente leggera, la
ragazza si dimostra un essere superiore da tutti i punti di vista, non
ultimo nei suoi rapporti con gli uomini: la sua natura indomabile
ridurrà le possibilità di trovare un marito? Oppure alla fine accetterà
di sposare l’uomo sbagliato pur di evitare il rischio più grande per una
donna dell’epoca, ovvero restare zitella? Personaggio mirabile della
letteratura vittoriana, anello evolutivo mancante tra Emma di Jane
Austen e Dorothea Brooke di George Eliot, intorno a Lucilla ruotano
altri indimenticabili protagonisti di quello che lo scrittore George
Gissing definì «un romanzo eccezionale», un ritratto arguto e
dissacrante delle convenzioni che affliggevano (e affliggono in parte
ancora oggi) i rapporti sociali.
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