Alla fine degli anni Sessanta il Minerva, nel Connecticut, è
all’apparenza un college in tutto simile alle università della West
Coast, in cui infuria la rivolta studentesca. Come a Berkeley i ragazzi
portano i capelli lunghi, jeans scoloriti e magliette psichedeliche. Nei
dormitori fumano erba, ascoltando i Doors e i Buffalo Springfield. Il
primo dicembre 1969, davanti a un minuscolo televisore in bianco e nero,
in una stanza del college, tre di questi ragazzi, Lincoln Moser, Teddy
Novak e Mickey Girardi, assistono, in trepida attesa, alla prima
lotteria nazionale di reclutamento dei soldati che, estratti a sorte per
giorno di nascita, vengono spediti in Vietnam. Come tutti quelli nati
tra il 1944 e il 1950, i tre conoscono le possibilità che quel sorteggio
riserva: morire di morte violenta in guerra, scappare in Canada o
disertare e languire in una prigione degli Stati Uniti. Al Minerva, i
ragazzi sono noti per il profondo legame esistente tra loro. Tre
moschettieri diversi eppure indissolubilmente uniti: Lincoln Moser,
cresciuto in Arizona, è tanto bello da essere soprannominato «Face man»;
Teddy Novak, figlio unico di due insegnanti d’inglese, è minuto, poco
atletico e dalle ossa sottili; Mickey Girardi, che proviene da un
quartiere operaio famoso per i culturisti, le Harley e le feste etniche,
è grande più o meno come un armadio a muro. Tre giovani moschettieri
che, con il loro bellissimo d’Artagnan, Jacy Calloway, la ragazza della
quale sono innamorati tutti e tre, formano un inseparabile e invidiato
quartetto. La lotteria del destino è, tuttavia, in agguato, gravida,
come sempre, di fatali e inarrestabili conseguenze. In un fine settimana
del Memorial Day del 1971, sull’isola di Martha’s Vineyard, dove i
quattro amici si recano per trascorrere l’ultimo weekend prima della
laurea, Jacy Calloway scompare. Svanita nel nulla, senza lasciare alcuna
traccia di sè. Mickey per ritornare a quella misteriosa sparizione,
quando, su invito di Lincoln, in un mite giorno di settembre, i tre si
ritroveranno, ormai sessantenni, a Martha’s Vineyard. In un crescendo di
tensione e sospetti, rievocheranno ogni parola o gesto di quel fine
settimana di quarantaquattro anni prima, ignari del fatto che non vi è
nulla di più pericoloso che riportare in superficie ciò che si riteneva
sepolto per sempre.
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