"Chi legge l'Antico Testamento con la mente disincantata e vi si
avvicina con l'atteggiamento sereno che avrebbe verso qualsiasi libro
scritto dall'umanità non ha alcuna difficoltà a cogliere l'evidenza dei
fatti." Questo libro è il risultato di anni di studio, pubblicazioni e
conferenze. Un cammino che Mauro Biglino ha iniziato come traduttore per
le Edizioni San Paolo e che lo ha portato a sviluppare una lettura
alternativa dell'Antico Testamento capace di suggerire ipotesi davvero
rivoluzionarie. Il primo passo del suo metodo è quello del "fare finta
che": se si "fa finta che" gli autori biblici abbiano voluto tramandare
semplicemente fatti storici realmente accaduti, se si tolgono dalla
Bibbia le interpretazioni metaforiche e teologiche che dogmi e abitudini
culturali le hanno attribuito, e si applica una lettura laica e
letterale, il quadro cambia in modo radicale. Ci si rende conto che la
Bibbia non parla di Dio, né di alcunché di divino, ma di una storia
tutta "fisica" che svela un'ipotesi dirompente sull'origine dell'essere
umano sulla Terra. A supporto di questa tesi, l'autore porta una
traduzione attenta dei testi: "Il Dio spirituale, trascendente,
onnisciente e onnipotente non trova riscontro in nessuna parola presente
nella lingua ebraica". Porta contributi forniti spontaneamente da altri
studiosi.
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