La legge n. 3/2012 ha introdotto tardivamente il sovraindebitamento in
Italia. L’istituto ha determinato una rottura con la tradizione
giuridica perché incide profondamente sulla sacralità del consenso e
sulla conservazione della garanzia del debitore a disposizione dei
creditori. Ne è la prova l’oscillazione interpretativa e l’incertezza
della sua classificazione,
compresa tra il diritto civile, fallimentare e diritto processuale civile.
L’entrata
in vigore della riforma ne imporrà invece un’estesa applicazione, più
uniforme e diffusa: trasformerà l’istituto da strumento di tutela del
debitore a strumento di recupero del credito, poiché il Codice della
Crisi d’impresa e dell’Insolvenza attribuisce anche ai creditori la
legittimazione attiva per l’instaurazione della procedura di
liquidazione.
L’opera analizza l’attuale evoluzione della normativa e
della giurisprudenza offrendo spunti di lettura della disciplina della
legge n. 3/2012 e della riforma, con l’obiettivo di offrire
all’interprete uno strumento pratico e una guida operativa sensibile
alle istanze sociali ed economiche sottostanti alla disciplina.
Il
volume è aggiornato ai D.L. n. 23/2020 e D.L. n. 34/2020 e recepisce i
contenuti del D.lgs. 147/2020 (c.d. Decreto Correttivo).
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