È una grande serata per Amma: un suo spettacolo va in scena per la prima
volta al National Theatre di Londra, luogo prestigioso da cui una
regista nera e militante come lei è sempre stata esclusa. Nel pubblico
ci sono la figlia Yazz, studentessa universitaria armata di
un'orgogliosa chioma afro e di una potente ambizione, e la vecchia amica
Shirley, il cui noioso bon ton non basta a scalfire l'affetto che le
lega da decenni; manca Dominique, con cui Amma ha condiviso l'epoca
della gavetta nei circuiti alternativi e che un amore cieco ha
trascinato oltreoceano... Dalle storie (sentimentali, sessuali,
familiari, professionali) di queste donne nasce un romanzo corale con
dodici protagoniste: etero e gay, nere e di sangue misto, giovani e
anziane; impiegate nella finanza o in un'impresa di pulizie, artiste o
insegnanti, matriarche di campagna o attiviste transgender. Cucite
insieme come in un arazzo, le loro vite (e quelle degli uomini che le
attraversano) formano un romanzo anticonvenzionale che rilegge un secolo
di storia inglese da una prospettiva inedita e necessaria.
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