Michail
Savel’evič Kuz’min è nato nel 1949 a Leningrado/Pietroburgo, dove vive tuttora.
Ha studiato psicologia nell’ateneo della sua città. È poeta, critico
letterario, giornalista. Negli anni Settanta e Ottanta del Novecento è stato
tra i fondatori della scuola leningradese dei caricaturisti con V. Bogorad,
L.Pesok V.Billevic e B Petrušanskij. È stato tradotto nelle principali lingue
europee. Suoi testi sono apparsi in traduzione italiana nelle riviste
“L’immaginazione”, “Hebenon”, “Fermenti”, “Poesia”. Michail Kuz’min1 dichiara:
“La parola ‘comporre’ è troppo volitiva, costruttiva... Preferisco la parola
‘giungere’. Cosicché non occorre inventare nulla. I pensieri giungono e se ne
vanno... Alcuni si riescono a catturare e a mettere in un acquario, in una
piscina... Sono pesciolini-aforismi, esistono da più di mille anni. È molto
difficile allevare una nuova razza di pensieri. Penso che sia anche
impossibile. Semplicemente catturo i pensieri che mi sono piaciuti, poi tento
di vivere con essi...” Come ha scritto Fabrizio Caramagna, gli aforismi di
Kuz’min sono tra i più importanti nell’ambito contemporaneo mondiale. L’opera
di Kuz’min offre la possibilità di percepire il vasto spettro espressivo degli
aforismi. Spicca l’effetto shock: fa deragliare, crollano gli schemi. Gli
aforismi possono essere lievi, sentimentali, ma è sempre presente l’ironia,
talora ben celata. Sono come fermenti: eccitano il pensiero, inducono processi
creativi. (Paolo Galvagni)
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