Il 23 Ottobre 2018 uscirà Il fantasma di Eymerich,
tredicesimo romanzo del ciclo dedicato all’inquisitore domenicano uscito dalla
penna di Valerio Evangelisti. Anche ammesso non sia, come probabile, l’ultimo
della serie, siamo giunti al punto in cui l’opera di Evangelisti può essere
valutata nel complesso e inserita nell’alveo delle grandi narrazioni popolari
italiane. Si assume volenterosamente il compito di tentare questa operazione un
grande estimatore del suo lavoro: Alberto Sebastiani conosciuto tra l'altro come
firma di Robinson. La tesi di questo libro di narratologia è molto semplice:
tutta l’opera di Evangelisti è coesa, omogenea e ricchissima di rimandi, in
pratica un unico grande romanzo. Non solo. Sebastiani ci conduce attraverso le
miriadi di avventure narrate da Evangelisti ⎼
ciclo di Eymerich, ciclo Messicano, ciclo del Metallo, ciclo dei Pirati, ciclo
Americano e trilogia del Sole dell’avvenire e testi spuri ⎼ ricomponendo il grande
mosaico del loro senso complessivo. La storia e la fantascienza rappresentano
un campo di battaglia nell’ambito della produzione di immaginario romanzesco.
Rinarrare il passato e prospettare il futuro divengono in quest'ottica atti
politici più che eminentemente estetici, modalità di riappropriazione. È anche
in quest’ottica che emerge il più importante dei cicli della narrazione: la
saga dell’inquisitore Eymerich. Sebastiani dipana meticolosamente i livelli
della narrazione all’interno delle opere che vanno da Nicolas Eymerich,
inquisitore al sopracitato Il fantasma di Eymerich (che ha letto in anteprima),
ne approfondisce le fonti, indica le numerosissime influenze ⎼ con rimandi esplicitati
da un singolo nome, roba da far impazzire il fandom ⎼ descrive i personaggi
principali tramite l’incidenza di alcuni aggettivi e attività e infine spiega
perché un inquisitore che si è meritato il nomignolo di “San Malvagio” è
destinato a far innamorare il lettore. Non per niente gli aficionados della
saga sono una comunità attiva e numerosa… Per parafrasare uno dei titoli dei
libri di Valerio Evangelisti, Sebastiani tratta l'Opera evangelistiana come One
Big Novel e la inserisce a pieno titolo all’interno della storia del romanzo
popolare che sia fantascientifico, storico, western o “di avventura”. Un
intelligente e affascinante tributo al Salgari del nostro tempo, un autore che
noi di Odoya vi invitiamo oggi a (ri)scoprire: se già non lo fate, lo amerete
senz'altro.
Alberto Sebastiani è pubblicista, insegnante,
ricercatore, lavora per l’Università di Bologna e collabora con la Repubblica,
lavora a progetti televisivi, culturali ed editoriali, e ha pubblicato numerosi
studi di ambito linguistico, filologico e letterario, con particolare
attenzione al fumetto e alle interazioni tra i linguaggi.
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