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giovedì 20 settembre 2018

ROBERT E. HOWARD E gli eroi della valle oscura di Michele Tetro (In uscita il 27 Settembre 2018 per Odoya edizioni)














Tutti conoscono Conan il barbaro, Solomon Kane, Bran Mak Morn, Kull di Valusia… personaggi fantastici e straordinari, indimenticabili creazioni dello scrittore texano Robert E. Howard (1906-1936), considerato, al pari di J.R.R. Tolkien, uno dei padri del genere Heroic Fantasy (o Sword & Sorcery). Ma accanto a essi vi sono altri personaggi, meno noti, di matrice più storica: il truce gaelico Cormac Mac Art, il feroce Cormac Fitzgeoffrey, Dark Agnes de Chastillon (spadaccina nella Francia del XVI secolo), la saga dei Pitti (che si articola dalla preistoria ai giorni nostri) e gli episodi legati alla Battaglia di Clontarf del 1014 (quando gli Irlandesi scacciarono i Norreni dalla loro terra). Per la prima volta in Italia, questo volume analizza l’opera letteraria di Howard attraverso un approfondito studio sulle tematiche, sugli influssi e sulle reali conoscenze storiche (o sulla carenza delle stesse…) di questo celebre scrittore popolare, ancora scarsamente considerato dalla critica “colta” ma in grado di ispirare da parecchi decenni canoni e regole di un filone narrativo ormai ben definito e caratterizzato. Il Medioevo “mitico” di Howard, collocandosi in posizione sia alternativa alla reale verità storica, sia a integrazione della tradizionale letteratura avventurosa e cavalleresca, offre al lettore un nuovo livello di conoscenza dell’uomo, del fantasista e del narratore considerato l’ultimo bardo della narrativa popolare fantastica. Il libro affronta infine l’influenza esercitata dall’autore texano anche in altri campi quali cinema, illustrazione e fumetti.
 Michele Tetro, scrittore e giornalista, ha pubblicato racconti sulle riviste “OMNI”, “Futura”, “L’Eternauta”, “Futuro Europa”, “Yorick Fantasy Magazine”. Ha curato l’antologia H.P. Lovecraft - Sculptus in Tenebris: saggi ed iconografia lovecraftiana (Nuova Metropolis), e con Roberto Chiavini e Gian Filippo Pizzo ha scritto Il grande cinema di fantascienza: da “2001” al 2001, Il grande cinema di fantascienza: aspettando il monolito nero, Il grande cinema fantasy (Gremese), Mondi paralleli - Storie di fantascienza dal libro al film (Della Vigna) e altri. A sua sola firma è uscito Conan il barbaro: l’epica di John Milius (Falsopiano). È tra gli autori della Guida al cinema di fantascienza, della Guida alla letteratura horror e della Guida al cinema horror (Odoya). Con Stefano Di Marino ha pubblicato, sempre per Odoya, Guida al cinema western (2016) e Guida al cinema bellico (2017).

1 commento:

  1. Conan the Barbarian. The name evokes images of bulging muscles, swords, and a world steeped in savagery. Yet, beneath the veneer of a primitive warrior lies a character of surprising depth and complexity.

    Robert E. Howard's creation, often relegated to the realm of pulp fiction and action cinema, is far more than a one-dimensional archetype. He is a product of a harsh, unforgiving world, a survivor forged in the crucible of adversity. Conan's journey is not merely a quest for power or plunder; it is a search for meaning in a chaotic universe.

    At the heart of Conan is a profound existentialism. His world is a brutal, indifferent place where gods are as capricious as mortals. He seeks not divine salvation or philosophical enlightenment but a tangible, earthly existence filled with glory and conquest. Conan's pursuit of power is not a selfish ambition but a desperate attempt to control his fate in a world that offers little in the way of security or hope.

    Despite his barbaric exterior, Conan possesses a keen intelligence and a pragmatic worldview. He is a skilled tactician, capable of outthinking opponents far more civilized than himself. His morality, while rooted in a survivalist ethic, is not without its own code of honor. Betrayal is a cardinal sin, and loyalty is a sacred bond.

    In an era dominated by complex anti-heroes and morally ambiguous characters, Conan stands as a refreshing counterpoint. He is a man of action, a warrior poet who embodies the primal spirit of humanity. His story is a timeless tale of courage, resilience, and the indomitable human will.

    It is time to reassess Conan. He is not merely a relic of a bygone era but a character whose relevance transcends time. In an age of uncertainty and complexity, Conan's unwavering belief in himself and his ability to overcome adversity offers a powerful and inspiring message.

    Is Conan more than just a barbarian? Let us know your thoughts in the comments below.

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