Donato Di Poce – “In
questo breve scritto critico tralasceremo il suo percorso iniziale (che
lasciamo agli storici dell’arte, che iniziato negli anni 80 con la pittura
figurativa e il disegno, ha proseguito con la sua ricerca muovendosi nell’area
Informale e Concettuale) e ci concentreremo più sulla sua definitiva maturità
stilistica, che compie quel salto verso il 1995 nel il tridimensionale,
l’installazione polimaterica e il libro d’artista (medium privilegiato che la
caratterizza particolarmente per la sua poetica della leggerezza e dell’incanto
pieno di poesia e di assoluto). Con opere in tecnica mista su legno“senza
titolo”, del 1995-1996 avviene l’incontro e la scoperta della materia che la
nostra artista mette subito in relazione e contaminazione con le tracce del
vuoto e il segno informale, con suggestioni aniconiche e simboli che (triangolo
bianco) di rara intensità, tracciando segni dal nulla e sul nulla
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