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martedì 3 luglio 2018

È di recente pubblicazione “Facciamo che io ero”, il tanto atteso libro di Federico Pacifici ( I libri di Icaro)


Il nuovo romanzo del noto attore romano è stato pubblicato da I Libri di Icaro, casa editrice leccese, tra le più attive nel campo editoriale, e sta già riscuotendo successo tra i lettori. La trama è alquanto originale. Il protagonista Italo immagina e racconta la sua vita in tante declinazioni. L’uomo ipotizza cosa sarebbe stata la sua esistenza se fosse stato diverso da sé. Se avesse fatto un lavoro diverso dal suo di ingegnere. Se fosse stato di classi sociali diverse dalla sua. Formula cinque ipotesi, cinque variazioni e le intreccia. Forse anche quella che lui crede essere la sua vita reale è invece solo un’ipotesi come le altre. Chi sia Italo, non lo sa. Facciamo che io ero. Un percorso in cinque variazioni sulla coppia, oggi, in Italia, in questo disastro politico, economico e morale. Lo sforzo dei protagonisti, in particolare degli Italo, i cinque Italo, che vedono riflessa, forse proiettata accanto a sé, la propria "adeguata" Fernanda, di volta in volta diversa, è quello di sopravvivere in un paese a rotoli, in crisi totale di ideali, valori e prospettive. L'egoismo invece, è quello di lasciare ad altri la battaglia per cambiare, magistrati, poliziotti, carabinieri o bambini, comunque altri da sé. Loro, risolvono il problema nel semplice privato. Cinque drammatici ed anche sarcastici percorsi che spaziano dal profondamente concreto e attuale, all'onirico. L’autore prova a raccontare due solitudini incolmabili. Incolmabili ed incolmate anche dall'affetto degli animali che ciascuno si è scelto. L'ambiente è il Nomentano, Villa Paganini, sebbene piccola e triste, autunnale anche d'estate e non, e Villa Torlonia, più grande e quasi maestosa, con il loro mondo piccolo e circoscritto, che volge con disincanto al tramonto.
Federico Pacifici è attore di Teatro, Cinema, Televisione, Radio. Ha studiato tra gli altri con l’amatissimo maestro Orazio Costa Giovangigli. Ha lavorato tre stagioni al Piccolo Teatro di Milano e, tra gli altri, con i registi: Luca Ronconi, Sandro Sequi, Mauro Avogadro, Marco Solari, Cristina Pezzoli, Gianni Amelio, Marco Bellocchio, Daniele Vicari. Ha vissuto più di tre anni a New York, lavorando anche come attore e tenendo libere conferenze in alcune università. Lì ha cominciato a scrivere il suo primo romanzo, tenero e catastrofico. Ha scritto per il Cinema, il Teatro, la Radio e la TV vari progetti, soggetti e sceneggiature, tra cui "Gangsters", scritto con Claudio Lizza che è diventato un film. Ha diretto vari cortometraggi sperimentali, mirati allo studio del montaggio, scrittura e recitazione per il grande schermo. Ha pubblicato una collana di 4 DVD “Passione/Teatro”, anch’essi sperimentali sul lavoro in palcoscenico e sulla tecnica per filmare il Teatro. Il suo testo teatrale "Italo e Fernanda" è stato premiato nel 2011 al Calcante-SIAD e pubblicato su Ridotto. “Facciamo che io ero” è il suo secondo romanzo. L’autore ha già dato il via al suo tour di presentazioni che coinvolgeranno diverse città italiane tra cui Roma, Sassari e Lecce.



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