Primo
appuntamento - Per la rassegna Estate Galatea, con il Patrocinio della Regione
Puglia (Assessorato all’Industria Turistica e Culturale), dell’Assessorato alla
Cultura della Città di Galatone, e la collaborazione di A Levante spaziper la
ricerca, l’arte, la memoria, il territorio di Galatone, e del Movimento di
Cooperazione Educativa Il Piccolo Principe martedì 22 agosto 2017 ore 21,00
presso il Giardino del Palazzo Marchesale in Via Castello a Galatone ci sarò la
presentazione del nuovo libro del giornalista e scrittore Raffaele Gorgoni (I
Quaderni del Bardo Edizioni). Interverranno insieme all’autore l’editore
Stefano Donno, e Giulia Santi. Letture del testo a cura di Marco Inguscio. E’
previsto un “momento pizzicato” a cura dell’Associazione Punto Danza e
un’installazione fotografica a cura di Carlo Elmiro Bevilacqua.
Secondo
appuntamento - Il 23 agosto alle ore 21.00 a Copertino (Lecce) atrio Palazzo
Comunale (Palazzo Briganti) in via Malta 10 a Copertino ”, con il Patrocinio
dell’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Copertino, e di
Copertino Borgo Autentico d’Italia nell’ambito della Rassegna Estiva “Senza
Fine”, ci sarà la presentazione del
libro "Lettere da una taranta. I ragni e la politica", di Raffaele
Gorgoni edito da I quaderni del bardo edizioni. Conversano con l’autore
Cristina Prenner, il Sindaco di Copertino Sandrina Schito, . Interverrà
l’Assessore alla Cultura Cosimo Lupo, e l’editore Stefano Donno. Sono previste
azioni “pizzicate” a cura di LUANA CHIRIATTI, dell'Accademia Scena Muta di
Copertino
Lettere da una
taranta – I Ragni e la Politica è l'ultima fatica letteraria di Raffaele
Gorgoni. Originalissimo il testo in cui dopo tante pizziche e notti
melpignanesi è proprio la tanto " bistrattata, odiata e amata, adulata e
disprezzata, incensata e criticata, vezzeggiata e maltrattata" Taranta ad
esserne la protagonista. È proprio lei la Lycosa Tarantola ad infrangere il
velo di omertà e dire tutto quello che pensa del Salento, dei politici, della
notte della Taranta e delle tarantate. E lo fa scrivendo delle lettere ad un
essere umano di cui probabilmente non conosce neanche il nome, ma che è
l'interlocutore più adatto ad accogliere le sue opinioni e i suoi sfoghi
confidenziali, finalmente libera dalle catene di tradizioni e grottesche
maldicenze.Le lettere sono precedute da uno sfogo vocale che l'autore traspone
in dialetto e poi parte il racconto storico che non lascia spazio alla noia.
Tutto è condotto con accuratezza di dettagli e con grande semplicità,
catturando il lettore ansioso di scoprire aneddoti ed episodi storici, e quasi
“mitologici” un po' forse dimenticati che si sono succeduti negli stessi
vent'anni della notte melpignanese e che riaffiorano nella memoria con grande
godimento. Il contenuto all'interno delle lettere è quasi sfacciato, perché la
Taranta si toglie finalmente tanti" sassolini nelle scarpe" (proprio
come il titolo della collana editoriale diretta dallo stesso Gorgoni) rivelando
cose viste entrando in quei luoghi dove gli umani non avevano accesso. Lo sfogo
di una taranta non può certo incorrere in accuse partitiche e per questa sua
immunità è libera di raccontarci fatti ai più sconosciuti. Dalle prime forme di
tarantismo alla sua quasi sparizione con le prime emigrazioni verso il nord
anche da parte delle donne, con le assunzioni nelle fabbriche quando il morso
che provocava convulsioni sincopate viene sostituito dal valium o da una seduta
dal parrucchiere. La scrittura ha il ritmo sincopato del tamburello ancestrale,
e chi legge è preso nel vortice delle notizie e degli episodi raccontati.
Parallelamente ai vent'anni della notte della Taranta nulla viene dimenticato.
La politica con eventi non sempre edificabili, gli antropologi, gli scienziati,
gli anni cinquanta, la televisione, il muro di Berlino, l'Ilva, la democrazia,
la prima Repubblica, i vari politici che nel Salento hanno fatto il buono e il
cattivo tempo, i flussi migratori e l 'incapacità di trarne beneficio derivante
da altre culture. Non vengono tralasciati neanche Ovidio e le sue Metamorfosi,
Plutarco, l'Odissea , l'Iliade e Dante. La Taranta nelle sue lettere non
dimentica di criticare personaggi che si sono mossi nell'ambito della kermesse
di Melpignano, ma fa anche tanti elogi a chi aveva capito sin dall' inizio il
senso vero di quella manifestazione. Chi pensava, avendo in mano il libro, di
trovarsi dinanzi ad una favola moderna avrà la piacevole sorpresa, leggendolo,
di avere in mano un pezzo di storia ironicamente descritta dall' autore con la
sua solita penna insolente.
iQdB edizioni
di Stefano Donno(i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Sede Legale e
Redazione: Via S. Simone 74 - 73107 Sannicola (LE)
Info Link
- http://www.iquadernidelbardoedizioni.it/
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