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lunedì 15 maggio 2017

Ombre. Racconti ispirati ai dipinti di Edward Hopper. Curatore: L. Block. Traduttori: L. Briasco, F. Deotto, L. Sacchini (Einaudi)



Di lui è stato detto che "Sapeva dipingere il silenzio". Eppure Hopper è il più narrativo dei pittori. E con questi racconti inediti tredici grandi scrittori sono entrati nel suo mondo trasformandolo in parole. "Hopper sa fermare sulla tela un momento sospeso nel tempo: un istante con un passato e un futuro che lo spettatore è chiamato a rintracciare" - Laurence Block
Il diner piú famoso d'America, con la sua vetrata piena di luce contro il buio della notte. Una sigaretta fumata di fronte a una finestra aperta, lasciando che il sole penetri nelle ossa. Una coppia separata da una noia invincibile. Un cinema mezzo vuoto dove una donna aspetta l'uomo che ama. Edward Hopper immortalava frammenti di vita invitando chi guarda a immaginare il resto. Gli autori di questa antologia hanno dato loro respiro e ne è uscita una raccolta di testi - noir ma non solo - pieni di grazia e realismo, in cui a prendere corpo sono i personaggi dei dipinti. In tutti, come nei quadri che li ispirano, la scena americana svela il suo volto magico e oscuro, la sua struggente verità.

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