Un foglio di carta
(carta buona e spessa) pieno di frasi all’apparenza senza senso e firmato
Crepapelle è ciò che Edo, anziano dalla
pelle ambrata e dalle spalle resistenti, maestro nel fare il nodo alla
cravatta, distribuisce una volta al mese agli automobilisti fermi al semaforo,
distogliendoli dalla frenesia di un'altra giornata frettolosa. Per Giacomo,
chirurgo plastico dal successo programmato con cura maniacale, quel foglio e
quella firma diventano un elemento di disturbo che offusca l'occhio
millimetrico e rende insicuro il bisturi. La sua routine trionfale salta e,
nell'esplosione, si frantuma anche la vita di una sua paziente, già sedata e
pronta a ricevere la sua dose di futuro. Lei è Greta, una ragazza di
cinquant'anni, fresca di divorzio e in corsa per la sua seconda chance. Da quel
momento, per i due protagonisti niente sarà più come prima e niente tornerà al
suo posto. Rondini esplora il caos che,
ingovernabile, inceppa gli ingranaggi, li devia, e lo fa muovendosi tra
solitudini eroiche e smania di perfezione, e suggestive incursioni nel passato
dove l'amore (o la follia) ha vinto tutto, anche la morte, forse. Una nota particolare va dedicata alla
copertina, omaggio dell’artista americano Zio Ziegler al romanzo, all’autrice e all’editore, e che riassume alla perfezione
Edo, il suo sguardo sul mondo e le imperscrutabili intersezioni che legano i
vari protagonisti e, di riflesso, i lettori.
Paola Rondini nasce a
Città di Castello. Nel 2003, il suo primo racconto breve dal titolo “Stop-Play”
viene inserito in un’antologia della casa editrice Liberodiscrivere. Nel 2007, esce
per Fanucci il suo primo romanzo “Miniature”, tradotto anche in Germania e
Spagna. In Germania esce poi la versione in e-book di “Letal”, nella selezione
del Club degli Editori tedesco. Ma la scrittura per la Rondini è soprattutto
ricerca, nella libertà di confini mentali e territoriali, e così nel 2010, e
sempre per Fanucci, pubblica il secondo romanzo “I fiori di Hong Kong”. Nel
frattempo l’autrice continua a coltivare la sua passione per i racconti brevi e
uno di questi “Double-Face” esce nella rivista Flair e un secondo, “Per Elisa”,
viene pubblicato nell’antologia UmbriaNoir ( Giulio Perrone Editore) . Dopo
queste prime esperienze di pubblicazione, Paola Rondini inizia una nuova fase
della sua scrittura che la distanzia dal genere thriller e l’avvicina al
romanzo di più ampio respiro nella totale libertà espressiva e di
sperimentazione e nel 2014 pubblica con Fernandel “Il salto della rana”. Dal
2016 collabora con la rivista Wall
Street International Magazine, dove ogni mese pubblica racconti. Sempre nel
2016 scrive la prefazione del libro fotografico "Going Slowly" del
pluripremiato fotografo Stefano Giogli presentato al Maxxi di Roma. Quando non
viaggia, vive in Umbria, dove spesso collabora con eventi culturali
d’importanza internazionale. Da segnalare
che Paola Rondini è stata inserita in Mondi&Esperienze, l’antologia
italiana per la scuola secondaria superiore
della casa editrice G.B. Palumbo: nel capitolo dedicato a ‘Le diverse vie del romanzo contemporaneo’,
insieme a brani di Roberto Saviano, Paolo Giordano e Alessandro D’Avenia, è
presente il suo I Fiori di Hong Kong (Fanucci 2010). Il testo antologico è curato dalla
professoressa Marisa Carlà, un’autrice sempre attenta a rinnovare il canone
scolastico delle letture da proporre agli studenti. La scelta della studiosa è
ricaduta su di lei perché considerata una delle voci più interessanti, vive,
vivaci e originali del panorama letterario contemporaneoper l’abilità di
intersecare vicende private con vicende sociali fortemente calate nella contemporaneità.
Sito: www.paolarondini.it
Nessun commento:
Posta un commento