L'impercettibile
sussurro dell'erba
proteggeva
la terra disfatta e assorta
proprio dove
risuonava tremenda e ingenua
la voce
senza corpo di un'ingombrante Nulla.
Tutto tra
paludi, macerie perse e ardee cineree
di una città
gravida di merda e fiori color cenere
ogni cosa
appare vile e triste quasi inconsistente.
Non chiedere
a nessuno se la parola
parto
infelice del nostro animo deforme risplenda
come astro
tra le crepe di uno scalcinato muro
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