Patrizia Rossini in
questo libro racconta la storia di Nina dall’età di sei anni fino all’età
matura. La vita di Nina è costellata da varie forme di violenza perpetrate
dagli uomini ai danni delle donne, di quelle violenze che non si percepiscono
visivamente ma che, tuttavia, lasciano profondi segni nell’anima, che ti creano
un vuoto profondo, un senso di disagio difficile da colmare. Scrivere una
storia di violenze non è facile. è un argomento difficile da trattare perché
porta sistematicamente tutti ad allontanarsi e a pensare che trattasi di
“altro” da noi e che mai ci potrà riguardare. Eppure di violenze ormai si
scrive e si parla giornalmente, ma si parla soprattutto di femminicidi. Fa più
clamore. Si parla e si scrive ancora molto poco di quelle forme di violenza che
vengono perpetrate nelle mura domestiche da mariti, compagni, fidanzati, da
parenti e, quindi, di stupri e pedofilia, e proprio di queste violenze racconta
l’autrice nel romanzo, con una scrittura lieve e morbida, accompagnando il
lettore fino all’ultima riga.
Patrizia Rossini nasce
a Bari nel 1961. Nel settembre del 1983 vince il concorso magistrale, cui aveva
partecipato spinta da un’amica. Tre mesi dopo si laurea, con il massimo dei
voti, in Pedagogia. Insegnante di scuola primaria per 24 anni, oggi è un
dirigente scolastico e formatore in corsi di aggiornamento per docenti. Sempre
molto impegnata nel sociale, è membro del comitato Komen Italia Onlus Bari e
vicepresidente dell’Associazione Spesalfa. Nel 2008 ha pubblicato Travolta da
uno tsunami che ha ricevuto il 1° premio al Concorso letterario “Poesie e
pRosa” 2011; Teste per tutte le teste. Metodo didattico per apprendere l’uso
della lingua italiana è del 2012. Scrive contributi per convegni e riviste
didattiche. Punto e a capo si è classificato al Premio Internazionale
Mondolibro 2014 di Roma.
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