TUTTO INVISIBILE, TRANNE GLI OCCHI
Estratto dal testo critico di Chiara Gatti
Se è vero – come si dice – che gli occhi sono lo specchio
dell'anima, le figure di Asbel devono avere un'anima complessa. Per lui, figlio
di una cultura latino-americana che, in letteratura come in pittura, ha sempre
mescolato realismo e magia, tradizione ed esotismo, plasmare personaggi fatti
di luci e ombre, difficili dentro e fuori, tortuosi come labirinti, è cosa
naturale. Dalle sue tele, colore del sangue e dell'arena, si affacciano infatti
folle di volti inquieti, che sbirciano, osservano, puntano, scrutano. I loro
occhi non battono ciglio, non cedono a colpi di sonno, sono grandi, immobili e,
soprattutto, sono tanti. Decine di palpebre e di iridi profonde si aprono sulle
guance floride come finestre, si schiudono come boccioli e si moltiplicano come
esseri alieni. Sono occhi magici, occhi spettrali di creature fantasma, come
quelli dello “stregatto” che, nei sogni di Lewis Carroll, si smaterializzava e
diventava tutto invisibile, tranne gli occhi.
ASBEL O DELL’IMMAGINAZIONE
Estratto dal testo critico di Giorgio Seveso
Giunto oggi per la prima volta assoluta in Italia, Asbel
Dumpierre, tra i maggiori esponenti della giovane pittura cubana attuale,
mostra una coerenza e una identità di mano sicure e potenti e, soprattutto, una
indipendenza di visione, una autonomia di ispirazione e di linguaggio così
totali e così sovrane da rendere pressoché unico il suo lavoro, inconfondibile,
non assimilabile ad alcuna moda o tendenza oggi dominante.
È, insomma, una grande sorpresa, un outsider, una
personalità fuori dagli schemi. È una voce che si stacca con sicurezza dal coro
un po’ monocorde della contemporaneità.
Un talento solitario, si potrebbe dire, che si invera da una
parte in uno straordinario controllo della manualità pittorica e,
dall’altra, si mostra nella complessità
di un’energia narrativa di formidabile opulenza. Energia appassionata e
incalzante, che spazia con umore e impudenza in ogni piega della storia
dell’arte e dell’immaginario visivo di questi ultimi secoli d’umanità per
attingerne materiali che si addensano tra il grottesco e l’ironico, tra il
sarcastico e l’eccesso caricaturale, aprendosi a ogni invenzione e struggimento
sentimentale, a ogni sussulto di affabulazione assoluta.
Asbel, dunque, è certamente una personalità creativa di
primordine, da tenere d’occhio proprio perché è bravissimo pittore e
formidabile esploratore delle assurdità dell’uomo.
Asbel Dumpierre
Gomez
A cura di Chiara Gatti e Giorgio Seveso
Organizzazione di Giovanni Billari e
Franco Spelta /Promozione di Franco Brianda
Opening: 8 Maggio 2014 dalle h 18,00 alle h 21,00
In mostra fino al 30 Maggio 2014
Presso: LaboExpo – Galleria e Laboratorio d’Arte
Contemporanea
Foro Bonaparte 60 – Milano
Apertura al
pubblico: dalle
h 11,00 alle h 19,00
dal martedì al sabato
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