Anteprima stampa martedì 14 gennaio ore 12.00, Palazzo Madama con la
scrittrice Simonetta Agnello Hornby
Dal 15 gennaio al 27 aprile,
Palazzo Madama celebra con una retrospettiva l’opera della fotografa
statunitense Eve Arnold (1912-2012), i cui scatti hanno lasciato un segno
indelebile nella storia della fotografia del XX secolo. L’esposizione, che gode
del patrocinio del Comune di Torino, è ospitata nella Corte Medievale di
Palazzo Madama e nasce dalla collaborazione tra la Fondazione Torino Musei,
Magnum Photos e la casa editrice Silvana Editoriale, con il sostegno della
Versicherungskammer Bayern di Monaco. “Che cosa mi ha spinto e mi ha fatto
andare avanti nel corso dei decenni? Qual è stata la forza motrice? Se dovessi
usare una parola sola, sarebbe curiosità.” Eve Arnold
La curiosità per la vita, in ogni
suo aspetto, è la chiave di lettura che ci consegna la stessa Eve Arnold per
accostarci alla sua opera e al suo personalissimo sguardo sul mondo.
Documentarista e ritrattista, nel corso della sua lunga e prolifica carriera
Eve Arnold ha spaziato con disinvoltura tra generi molto diversi. Il suo nome è
legato innanzitutto ai ritratti dell’alta società e dei divi di Hollywood:
personaggi del calibro di Marilyn Monroe, Joan Crawford, Liz Taylor, Marlene
Dietrich, ma anche presidenti, reali, politici come Indira Gandhi e attivisti
come Malcolm X, che la scelse personalmente per documentare la sua battaglia
per i diritti civili. Famosi sono inoltre i suoi grandi reportage nelle regioni
più remote del pianeta - dall’India all’Afghanistan, dalla Cina alla Mongolia –
che le furono commissionati da “Life”, dal “Sunday Times” e dalle più
prestigiose riviste dell’epoca e per i quali ottenne importanti riconoscimenti
internazionali nel campo della fotografia, come il National Book Award del 1980
e il Lifetime Achievement Award dall’American Society of Magazine
Photographers. Le 83 fotografie in mostra, in bianco e nero e a colori,
ripercorrono le tappe più importanti e significative del suo lavoro di
fotografa dal 1950 al 1984 attraverso 12 sezioni: “Sfilata di moda ad Harlem”,
“Malcolm X”, “Riti Voodoo ad Haiti”, “Gli importantissimi primi 5 minuti di un
neonato”, “Marlene Dietrich”, “Marilyn Monroe”, “Joan
Crawford”, “Celebrità”,
“Afghanistan”, “Dietro il velo”, “Cina” e “India”.
Eve Arnold, al secolo Eve Cohen,
nasce il 21 aprile 1912 a
Philadelphia da emigranti ebrei russi e inizia la carriera fotografica nel 1946 a New York,
frequentando la New School for Social Research. Segue i corsi di Alexey
Brodovitch, art director di “Harper’s Bazaar”, che per primo ne intuisce il
talento e le commissiona alcuni servizi di moda. Presto notata da Henri
Cartier-Bresson, si è distinta per essere stata la prima fotografa donna a
essere ammessa nel collettivo dell’agenzia Magnum, dapprima come freelance nel
1951, e dal 1957 come membro effettivo. Sin dall’inizio della carriera entra in
contatto con numerose celebrities, da lei chiamate “personalities”, che ritrae
in modo inedito. In questi scatti
si alternano immagini ufficiali a fotografie quasi rubate, momenti intimi e
quotidiani che ci raccontano di un’epoca in cui le celebrità non erano ancora
ossessionate dal controllo della propria immagine, ma si concedevano con
generosità ad artisti della statura di Eve Arnold. Celebri in questo senso gli
scatti fatti a Marilyn Monroe, che Eve Arnold segue per oltre un decennio, dal
1950 al 1961, nei vari set cinematografici, arrivando a conquistare l’amicizia
dell’attrice, cui dedica ben cinque volumi fotografici. Accanto ai servizi
patinati, che hanno consentito alla fotografa, di estrazione sociale modesta,
di potersi mantenere, Eve Arnold si dedica con passione alla fotografia sociale
e documentaristica, che la porta a visitare i luoghi più remoti del pianeta: fu
tra i primi fotografi americani a essere ammessa in Cina negli anni settanta,
ottenendo un permesso speciale da Pechino, e documentò la condizione della
donna in Afghanistan e nei Paesi arabi attraverso alcuni scatti, presenti in
mostra, dedicati all’uso del velo. Accanto al fotogiornalismo, di cui è
considerata una pioniera, Eve Arnold si è interessata anche a temi sociali
legati al cambiamento dei costumi e delle abitudini nel mondo americano, come
si può vedere nella sezione che documenta la sfilata di modelle nere ad Harlem.
La mostra è accompagnata da un volume che raccoglie la selezione di fotografie
del percorso espositivo, un contributo della giornalista e critica fotografica
Angela Madesani e uno della celebre scrittrice Simonetta Agnello Hornby.
15 gennaio - 27 aprile 2014
Corte Medievale di Palazzo Madama
Piazza Castello - Torino
Anteprima per la stampa
martedì 14 gennaio ore 12.00
Torino, Palazzo Madama
Sarà presente Simonetta Agnello Hornby
Inaugurazione
martedì 14 gennaio ore 18.00
Torino, Palazzo Madama, Camera delle Guardie
Orari
Da martedì a sabato dalle 10.00
alle 18.00
(ultimo ingresso ore 17.00)
Domenica dalle 10.00 alle 19.00
(ultimo ingresso ore 18.00)
Chiuso il lunedì
Biglietti
Intero: 8 € (nel prezzo del
biglietto è compresa l’audioguida).
Ridotto: 5 €, ragazzi tra i 15 e
i 18 anni; aziende convenzionate;
gruppi di almeno 15 unità (nel
prezzo del biglietto
è compresa l’audioguida).
Omaggio: bambini da 0 a 14 anni; persone con disabilità;
dipendenti Fondazione Torino
Musei; abbonamenti
Musei Torino Piemonte;
abbonamenti Torino +
Piemonte Card (1 adulto + 1
bambino minore di 14
anni); abbonamenti Torino +
Piemonte Card Junior (dai
15 ai 18 anni); guide turistiche
con tesserino di abilitazione.
È compresa l’audioguida.
Catalogo SilvanaEditoriale
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