Leggere “I figli di
Baal. La Guida rossa” (Armando Curcio Editore 2012) di Francesca Costantino
è come essere penetrati da un’illuminazione plotiniana. All’improvviso si ha la
chiarezza dell’esistenza, si impara a conoscere l’amore raccontato da Baal,
il «Terzo dei Sette raggi d’illuminazione cosmica divina che vorrebbe
insegnare l’Intelligenza attiva, l’essenza che specializza la materia in trasformazione.
E tutto ciò che è Vita».
È un libro
fantastico, una commistione sincronica di fantasia e scienza dove il terzo
elemento - la realtà - non è escluso per nulla anzi si inserisce perfettamente
contribuendo a indicare una morale, un fine necessario per comprendere la vita.
Francesca
Costantino dimostra egregiamente con stile chiaro e dettagliato un racconto
avvincente dove non mancano colpi di scena, dove l’idea primaria che sovrasta
la narrazione è l’amore che oltre ad infondersi perfettamente, attorniato da
un’atmosfera mistica, conferisce mistero e fascino. Così si legge: «Mr. Luckey riconobbe
l’aura magica di un incantesimo che, però, non conosceva. Capì di essere di
fronte a una maga di cui non sapeva nulla e fiutò il pericolo. Com’era
possibile che un’incantatrice così potente, in grado di resistergli e attaccare
le sue illusioni, non fosse tra i pensatori controllati dalla Maga guardiana?
Spiazzato, tentò il tutto per tutto. Ritirò immediatamente l’incantesimo del
vento e l’energia che teneva il gruppo in aria cessò in un istante». (p. 393).
“I figli di Baal”
è magico sotto ogni punto di vista lo si legga. È coinvolgente la narrazione ed
è stupefacente la descrizione di un mondo fantastico, dei personaggi e di una
donna bellissima che ne diventerà la protagonista.
Si ha voglia di leggerlo e non necessariamente il lettore
deve essere un appassionato del genere “fantascienza”, coinvolge qualsiasi
lettore perchè il romanzo è scritto con cura e accoglie fantasia e realtà di un
mondo in particolar modo quello femminile che ci riguarda da vicino così come
l’amore, forza d’attrazione delll’esistenza umana e divina. Diventa un Dio
l’amore che primeggia nel romanzo e funge da guida per chiunque abbia il
desiderio di amare e sognare un mondo migliore, il migliore dei mondi possibili
dove forse un giorno potremo abitarci.
Ė un best seller. Un libro accattivante che senz’altro
catturerà un vasto pubblico di lettori sia per la veste grafica sia per la
trama che per ciò che l’autrice pare voglia insegnare ad ognuno di noi in un
contesto di stile e scrittura di sublime valore. È un romanzo da leggere tutto
in un fiato con il desiderio incessante di svelare la trama. È da vivere da
protagonista come uno di famiglia, un figlio di Baal per lasciarsi pervadere
dall’illuminazione divina. Ma soprattutto è una vera e propria lezione di
teosofia, dove misticismo e filosofia si intrecciano in un perfetto tessuto esoterico.
Francesca Costantino è capace di dare con il nuovo romanzo
“I figli di Baal” - nella
consapevolezza di farlo - una lezione magistrale di vita che trasmigra come
un’anima nel lettore, come un “karma”, che agendo produrrà un effetto
immediato. Ogni persona sembra dire l’autrice ha dentro di sé la potenzialità
di cambiare il corso dell’esistenza e ha in sè un karma proprio come lo
possiede questo romanzo che pullula di potenzialità positive per chi vorrà
accostarsi alla lettura di questa affascinante storia.
Si vive un romanzo filosofico dunque oltre che
semplicemente fantastico che deve dopo averlo letto illuminare, irradiare la
nostra vita e garantire un cambiamento radicale nel modo di comportarci con gli
altri: è questo che sembra voler ottenere l’autrice dal lettore ed è questo che
senza dubbio avverrà leggendo “I figli di
Baal. La guida rossa” di Francesca Costantino (Armando Curcio Editore, 2012).
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