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venerdì 5 ottobre 2012

Recensione di Alessandra Peluso su Il Quinto Accordo. Guida alla padronanza di sè. Un libro di saggezza tolteca di Don Miguel Ruiz, Don Josè Ruiz (Edizioni Il Punto d’Incontro)

Questo manuale sembra lo scrigno della vita perfetta, il paradiso che tutti vorremmo, e che secondo gli autori Don Miguel e Don Josè Ruiz è possibile realizzare in ognuno di noi. Occorre seguire 5 regole fondametali chiamate “Accordi”. Trovare gli accordi come in musica perchè la vita prenda armonia: essere impeccabile con la parola; non prendere nulla in modo personale; non supporre nulla; fare sempre del proprio meglio; essere scettico, imparando ad ascoltare. Questi sono i cinque accordi che derivano dalla saggezza tolteca - i Toltechi vivevano nel Messico meridionale - che ricerca la profonda verità condivisa da tutte le sacre tradizioni esoteriche del mondo. Non è una religione, ma un modo pratico per raggiungere la felicità e l’amore. Pertanto, se c’è qualcuno che fornisce le chiavi della felicità non possiamo non accoglierlo. Ecco che ci si addentra nella lettura magica del libro e qui innanzitutto, don Miguel consiglia ad ognuno di noi, a chi fosse interessato a conoscere queste vie di verità, ad essere impeccabile con la parola. Spiega che ognuno di noi è programmato ad inviare un messaggio, deve però avere il coraggio di raccontarlo, creando così la propria verità che è la vita. Raccomanda di dire sempre ciò che si conosce senza menzogna. Ricorre ad una immagine che sembra richiamare un dipinto di Botticelli: «Se credete di essere un artista, tutto diventa di nuovo possibile. Le parole sono il vostro pennello e la vostra vita è la tela. Potete dipingere tutto quello che volete, potete persino copiare il dipinto di un altro; ma ciò che esprimete è il modo in cui vedete voi stessi, il modo in cui vedete l’intera realtà. Quella che dipingete è la vostra vita, e com’è la vostra vita dipende dal modo in cui usate la parola. Bellissimo consiglio, ma quanti di noi non si lasciano condizionare da qualcuno o qualcosa? E troppi sono i messaggi distorti che inviano ogni giorno i mass-media, che ci convincono a cercare la menzogna e non la verità. Vivere la propria vita nella libertà e nella consapevolezza è una grande vittoria e lo si fa seguendo il secondo accordo: “Non prendere nulla di personale. Non dover più organizzare la propria vita in base alle opinioni degli altri è un grande passo per realizzare la libertà personale. A tal punto, pare che tutte le filosofie vengano meno quando niente è spiegabile se non la propria vita che è perfetta. Mentre, afferma don Miguel ci hanno insegnato da sempre che non siamo perfetti, nulla di più falso, è una grande menzogna da scacciare: ognuno di noi è perfetto ed è messaggero della propria verità che è la vita. Il terzo accordo invece dice: “Non supporre nulla”. Non esiste la menzogna, non esistono i conflitti se non nella nostra mente. Il quarto accordo: “Fai sempre del tuo meglio”. Vivi pensando di vivere la tua vita soltanto tua, dove la mente non è più condizionata dal tiranno, il giudice o la vittima. Ossia “vivi senza giudizi nè pregiudizi”. E infine: “Sii scettico, ma impara ad ascoltare”.  Così con straordinaria serenità e apertura di cuore l’autore invita ad accogliere il suo messaggio e partecipare a realizzare questo sogno: una nuova umanità in cui tutti vivono nel’armonia, nella verità e nell’amore. In questo sogno - aggiunge don Miguel Ruiz - possono partecipare tutti, indistintamente, a qualunque religione o filosofia si appartenga, qualunque sia il maestro, tutti sono invitati a condividere questo sogno.  Il mondo potrà essere cambiato amando se stessi, godendo la vita, facendo del proprio mondo un sogno paradisiaco. I Cinque Accordi vogliono essere gli strumenti per cambiare il proprio mondo. Ed è possibile se si è impeccabili con la parola, se non si prende nulla di personale, se non si suppone nulla, se si fa sempre del proprio meglio e se si è scettici ascoltando, non ci sarà più guerra nella vostra testa: ma ci sarà pace.  E con queste certezze, sapendo di non perdere nulla, che è il caso di accedere a questo “sogno” raccontato nel libro Il Quinto Accordo con amorevole semplicità, come una madre quando narra una fiaba al proprio bambino. Conferisce serenità all’animo, apre il cuore alla speranza. Migliorare la propria vita forse sì è possibile, vale la pena scommettere, come la scommessa di Pascal: «Ogni giocatore azzarda con certezza per guadagnare con incertezza; e azzarda certamente il finito per guadagnare incertamente il finito senza peccare contro la ragione. In un giuoco in cui vi sono eguali probabilità di vincere o di perdere, arrischiare il finito per guadagnare l’infinito ha evidendemente la convenienza massima». La dottrina pascaliana per credere in Dio, io la adotto per credere in se stessi.  


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