“La
Famiglia Pizzolo - C'era una volta una terra, e un uomo
appassionato della coltivazione del tabacco... Nel primo dopoguerra Giovanni
Alberto Pizzolo decide di investire i risparmi accumulati in diversi anni di
attività di fattore per acquistare ì primi terreni. La famiglia è molto
numerosa e abita in un piccolo paese ai confine fra la provincia di Verona e quella
di Vicenza chiamato Zimella.
L'attività agricola inizia con la coltivazione di ortaggi
per poi concentrarsi sulla produzione di tabacco da vendere nelle aste
governative del monopolio di stato. Giovanni Alberto è coadiuvato dall'aiuto di
quattro dei suoi figli, Augusto, Giuliano, Floriano e Giorgio. L'attività
prosegue bene per molti anni fino a quando i figli si vedono costretti a
prendere la gestione completa dell'attività del padre ammalato di asma. Siamo
negli anni sessanta e la famiglia ha già più di ottanta dipendenti che lavorano
le proprietà nel frattempo allargate.
I Pizzolo decidono di dedicarsi all’allevamento del bestiame
e alle aziende agricole, abbandonando definitivamente la produzione del
tabacco. Alla fine degli anni ottanta decidono anche di iniziare l’attività di
produzione ed importazione di pesce da proporre alla ristorazione e alla grande
distribuzione. Oggi il Gruppo Pizzolo è un gruppo agroalimentare complesso con
poco meno di 400 dipendenti. Le attività spaziano dall’agricoltura alla
produzione di carne chianina venduta direttamente alla ristorazione qualificata
attraverso una rete di agenti con il marchio Corte Pizzolo.
Leonardo Pizzolo - Leonardo Pizzolo nasce a Verona il 28
maggio 1969. Laureato in Economia e Commercio matura le prime esperienze
nell’azienda di famiglia affiancando Giorgio Pizzolo nell’attività di
imbottigliamento rilevata agli inizi degli anni novanta.
Nel 1998, Giorgio e Leonardo, iniziano a coltivare un
vecchio vigneto di proprietà sito all’interno dei Parco Nazionale della Majella
dove la famiglia ha due allevamenti di trote fra i più importanti d’Europa. La
passione per l’agricoltura ereditata dal nonno li spinge a mettersi in contatto
con l’Università di Milano, nella persona del Prof. Leonardo Valenti per
iniziare uno studio del Montepulciano d’Abruzzo riscoprendo le sue antiche
origini di vitigno pedemontano in una zona ancora incontaminata. Infatti le
prime tracce dell’esistenza di questo vitigno si trovano proprio ad un passo
dall’azienda. Nasce così il progetto agronomico Valle Reale.
Luciana Biondo - Responsabile Agronomo vigneti di Popoli e
Capestrano
Luciana Biondo nasce a Verbania il 19 novembre 1967. Si
laurea in Scienze agrarie all’Università degli studi di Milano nell’anno 1993
con una tesi sulla gestione integrata del vigneto e consegue nello stesso anno
l’abilitazione alla libera professione di Dottore Agronomo.
Inizia subito una collaborazione con l’Istituto di
Coltivazioni Arboree della Facoltà di Agraria di Milano, nel team del Prof.
Leonardo Valenti, occupandosi di diverse tematiche inerenti ad una moderna
gestione dei vigneti (selezione clonale di vari vitigni italiani, confronti tra
sesti d’impianto e forme di allevamento, valutazione di differenti tecniche
colturali).
Dal 1996 al 1999, oltre alla collaborazione con
l’Università, inizia ad occuparsi di assistenza tecnica alle aziende viticole,
dapprima tramite un Consorzio di tutela in Lombardia poi nell’ambito di
un’Associazione di produttori nelle zone di produzione delle DOCG Ghemme e Gattinara.
Nel 2000 diventa responsabile agronomico dell’Azienda
Cottanera a Castiglione di Sicilia (Ct), dove matura una buona esperienza sulla
conduzione di nuovi impianti vitati e sulle problematiche inerenti alla
coltivazione dei vitigni internazionali. Dall’inizio del 2004, insieme a Giulio
e a Leonardo, lavora al progetto di un grande Montepulciano a Valle Reale.”
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