Il cuore della terra è un romanzo basato dall’inizio alla fine
su falsi storici e falsi letterari. Il falso storico è quello del ritrovamento
a Cipro di un manoscritto nel quale un anonimo scrittore racconta i giorni del
soggiorno di Friedrich Nietzsche nell’autunno del 1892 nell’isola, dove il
filosofo si era rifugiato nel tentativo di liberarsi dall’influenza malvagia di
Richard Wagner. In questa saga della finzione Nietzsche appare come un uomo
mite, ossessionato da un demoniaco Wagner. Da questa invenzione letteraria
prende le mosse Svetislav Basara per scrivere un romanzo folle e affascinante,
dove il vero e il falso si mescolano, i documenti reali sono contraddetti da
documenti apocrifi, inserti filosofici tratti dalle opere di Nietzsche sono
piegati a supporto di tesi insostenibili. L’ironia devastante di questo grande
romanzo satirico non si placa mai, Basara procede a colpi d’ascia, chiudendo
l’opera con una serie di testimonianze (finte, naturalmente) di uomini eminenti
su Nietzsche: Gillo Dorfles, Günter Grass, Salvador Dalí, Sigmund Freud, Andy
Warhol, Emil Cioran, fino a un fulminante John Wayne.
Svetislav Basara, nato nel 1953 a Bajina Bašta in
Serbia occidentale, alla frontiera bosniaca, è uno dei più grandi scrittori
della letteratura serba. Autore di più di venti opere letterarie, romanzi,
saggi, ha ricevuto numerosi premi tra i quali il premio NIN per il migliore
romanzo breve pubblicato in Serbia nel 2006, Uspon i pad Parkinsonove bolesti
(Ascesa e caduta del morbo di Parkinson). Il suo romanzo Fama o biciklistima
(Quel che si dice dei Ciclisti Rosacroce) è stato proclamato nel 1988 dai
critici serbi uno dei dieci romanzi migliori degli anni Ottanta.
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