Una telefonata sulla segreteria della moglie Giulia subito
prima di imbarcarsi su un aereo diretto in Europa dal Brasile: è questa
l’ultima traccia lasciata da Antonio Branco, il cui volo si inabissa in pieno
oceano poche ore dopo il decollo. Ma il suo nome, inesplicabilmente, non
compare nella lista dei passeggeri, e così Giulia decide di andare a casa dei suoceri
per fare chiarezza - nel destino di Antonio e nella propria vita. Intorno a
questo nucleo narrativo, Le penultime labbra intreccia una serie di vicende che
delineano un ricchissimo affresco di casi umani e di psicologie: due liceali
alle prese con la paura di crescere e di incontrarsi, un grande poeta sconvolto
dalla morte del figlio, una misteriosa figura che abita una casa abbandonata,
due anziani coniugi che devono fare i conti con le incomprensioni del passato,
i tradimenti reali e suggeriti di Antonio... E su tutto aleggia il mistero
sovrano della morte e dell’amore, che Marinelli svolge col suo stile lirico e
visionario, incorniciandolo in una formidabile trama gialla
Giancarlo Marinelli, nato a Vicenza il 24 dicembre 1973,
insegna regia teatrale; sceneggiatore e autore di drammaturgia contemporanea,
regista cinematografico e teatrale, ha pubblicato Amori in Stazione (1995),
Pigalle (1998), Dopo l’amore (2002). Sempre per Bompiani è uscito Non vi amerò
per sempre (2008).
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