È stimata tanto da essere
ritenuta la commedia per eccellenza del teatro del '500. Composta da un prologo
e cinque atti, propone una satira potente sulla corruttibilità della società
italiana dell'epoca. La Mandragola è stata
scritta dal Machiavelli durante l'esilio seguito alla condanna di complotto
contro i Medici ed è stata pubblicata per la prima volta nel 1524. All'interno dell'opera
viene descritta una società dominata da calcolo e meschinità. Lo stile ed il
linguaggio di Machiavelli sono molto vicini a quelli del Boccaccio e delle sue
novelle cariche di beffa. Non mancano di certo frasi fatte e modi proverbiali. Sebbene
l'autore descriva la sua società in modo tagliente e disilluso, dalla commedia
emerge il suo lato più giocoso, seppur non in maniera lampante. La storia si
svolge a Firenze. Narra di un marito sciocco ed una moglie ingenua, entrambi
gabbati da un giovane dedito ai piaceri della vita - innamorato di lei – che,
con la complicità di più di una persona, arriva a conquistare il cuore
dell'amata. C'è molta amarezza ed ossessione all'interno delle pagine di
quest'opera rinascimentale ed ogni singolo protagonista è come accecato dagli
istinti primordiali, a discapito di qualsivoglia valore morale. A vantaggio,
spesso e volentieri, persino della pura follia.
Editore: BUR (collana Classici)
Curatore : R. Rinaldi.
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