Un testo che manca da sessant’anni dagli scaffali delle
librerie. Conrad e Ford insieme: due maestri firmano questa lunga confessione
in forma di lettera d’amore. Un classico dimenticato che ha nella sua modernità
uno straordinario valore. “Adesso è tutto finito, perfino i rimpianti. Nulla
rimane di ciò che è finito se non qualche giorno di vita e la confessione che
devo farti...”. Questa è la lunga
confessione, in forma di lettera d’amore,
di un uomo alla donna che, forse, ne ricambia i sentimenti. Attraverso desideri e paure che diventano ossessioni,
un percorso affascinante teso a far luce
sulle profondità della natura e dell’animo umani. Un piccolo classico scritto a
due mani e pubblicato per la prima volta
a puntate su The English Review nel 1909, poi come libro nel 1924 e ancora su The Transatlantic Review nello
stesso anno.
Joseph Conrad, all'anagrafe Józef Teodor Konrad Korzeniowski
(Berdicev, 1857 Bishopsbourne, 1924), è uno scrittore polacco naturalizzato
britannico. Fra i maggiori scrittori moderni, il suo stile narrativo e i suoi
personaggi antieroici hanno influenzato molti scrittori. Basandosi sulla sua
esperienza prima nella marina francese e, successivamente, in quella
britannica, scrisse romanzi e racconti che riflettono aspetti di un impero
sconfinato e, allo stesso tempo, esplorano gli abissi della mente umana. È universalmente
riconosciuto come uno dei grandi maestri della prosa.
Ford Madox Hueffer, alias Ford Madox Ford, (Merton, 1873 –
Deauville, 1939), oltre a essere un romanziere, poeta e critico letterario,
fondò The English Review e The transatlantic Review, le riviste che
contribuirono alla diffusione delle opere di diversi scrittori importanti del
periodo (Hardy, James, Conrad, Lawrence, Pound e altri) e svolsero un ruolo
fondamentale nel dibattito culturale.
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