Il dolce, evocativo, melanconico flauto dell’Orissa accompagnato dal violino
intona le prime note e l’aria inizia a riempirsi di atmosfere esotiche, di un
colore senza tempo, di un sapore primordiale.
Si aggiunge il canto ad invocare tutti gli dei e le dee di un
pantheon che appare come sospeso nel cielo proprio lì …
su … in alto … sospeso sulla
propria testa. E in questa atmosfera dei e dee che si riflettono da la
su al centro della scena sono come
reali, vivi, presenti … Poi il mardala e i cimbali, scandendo ritmi precisi incalzano e innalzano l’energia … I
ritmi cardiaci aumentano … siamo impazienti di
ascoltare e vedere
Kadhataka Gadigana dha Kadhataka
Gadigana dha kadhataka Gadinadha …
E’ il mardala, Il tamburo a forma di
botte, che emette suoni-parole-ritmi. Suspence! Da dietro le quinte l’avanzare
della danzatrice o del danzatore sullo
stage è preannunciato dai quasi e più cento campanellini legati alle caviglie,
intonati uno all’altro, che risuonano prima ancora del suo apparire in scena
…
Kadhataka Gadigana dha Kadhataka
Gadigana dha kadhataka Gadinadha …
Le mani del percussionista e la voce
del cantante concordano sulla stessa frase ritmica. Suspence!
Dhe Ta Dhe Dhe Ta Dhe Dhe Ta …
E’ il suono dei primi passi sullo
stage. Ritmi che sottolineano i colori
del sari, del rosso bindi sulla fronte circondato da piccoli puntini bianchi,
delle mani dipinte piene di petali di fiori. Il mondo della danza odissi si è
manifestato in tutti i suoi elementi … la scena è completa. Un sospiro di
sollievo ... i battiti cardiaci diminuiscono, pronti e rilassati a non perdere
nulla … fino alla fine! Ritmi e forme geometriche si disegnano nell’aria .
Yantra danzanti si compongono e si
scompongono. Radha danza la sua ricerca di Krishna. Parvati per metà uomo e
Shiva per metà donna si dividono il corpo
della danzatrice. Mani disegnano parole … Parole danzano riempiendo lo spazio … e ancora ritmi
gesti passi suoni movenze … L’interprete
si moltiplica tante volte quanti sono i personaggi che evoca …Kamala scocca la
freccia …Radha è piena di passione … diverse specie di fiori asiatici si materializzano
tra le dita della danzatrice mentre li
disegna nell’aria … le braccia sono il fiume Yamuna … gli occhi quelli di
Krishna che ammicca le giovani fanciulle … no!
ora è Durga … lo si vede dalla sua energia luminosa … una demonessa infuocata … ma ecco … ora dalle mani danzanti escono i
rampicanti e il profumo della dolce primavera … sciami d’api … eh … sì … quello
è il gesto per indicare il dolce canto del cuculo … la vedi la luna crescente
sulla fronte? È Shiva … ora le mani diventano onde fluttuanti … è il fiume
ganga che scende dai suoi capelli …
rosso … ora è tutto di un colore rosso … un unico punto rosso sospeso al centro
della scena … Shanti … Shanti …
OM OM OM
Al termine il corpo è immobile al
centro del palco. Gli strumenti
tacciono. Suspence! Il mondo della danza Odissi si è riassorbito nelle
tre invocazioni.
OM SHANTI OM
Luisa Spagna
luisaspagna@yahoo.com
Facebook: Luisa Spagna
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