Alla fine si scrive sempre una
fiaba. Non si può scrivere nient’altro che una fiaba. Perché tutta la vita è come
una fiaba: si incontrano creature che sono buone o cattive, si attraversano
mari e montagne e boschi scuri, si vivono giorni belli e giorni brutti. Allora
si scrive una fiaba per capire la vita, per rintracciarne il senso più
profondo, per delineare la fisionomia delle esistenze che abbiamo dentro, che
ci sono intorno. Antonio Errico
Rosaria De Pascalis (Nicosia,
1964), vive da otto anni nel Salento e qui svolge la professione di docente
della scuola secondaria di secondo grado e si dedica con passione a scrivere
raccolte di fiabe e favole. Ha già pubblicato “Una settimana di racconti” (Ed.
Salentina, 2009), e un articolo, “Identità nazionale e valori della
Costituzione”, sulla rivista “Nuova Rassegna” (Noccioli Ed. Firenze).
Nessun commento:
Posta un commento