In occasione dell’uscita del
volume MULTISALA SALENTO - Come fare film sotto il sole con pochi soldi
e a stento di Mattia De Pascali, edito da Kurumuny, sabato 25 febbraio 2012 a partire dalle 18,00
(ingresso libero) ai Cantieri Teatrali Koreja (via Guido Dorso 70) ci sarà un incontro - dibattito sullo stato dell’industria
cinematografica salentina. Obiettivo dell’appuntamento è quello di cercare di
comprendere se un’industria del cinema salentino esista oppure no, ma
soprattutto capire a cosa va incontro chi vuol fare cinema nel Salento.
L’autore di MULTISALA SALENTO – Come fare
film sotto il sole con pochi soldi e a stento attraverso una serie di
interviste agli addetti ai lavori, registi, attori, sceneggiatori, delinea il
quadro dell’industria cinematografica salentina. La tesi fondante del libro è
che ci sia moltissimo entusiasmo, molte idee, molti giovani talenti, la maggior
parte formatisi da autodidatti, che però non hanno a disposizione risorse per
realizzare i loro progetti. Il Salento
resta dunque terra di migrazione per troupe provenienti da fuori, un luogo dove
manca chi possa investire del suo per promuovere un’industria in grado di
crescere su basi solide e non essere alla mercé di tagli e crisi economiche? Parteciperanno
Edoardo Winspeare, Davide Barletti,
Rossella Piccinno, Gabriele Russo, Franco Ungaro, Luigi Chiriatti, Mattia De
Pascali. Coordina Raffaele Gorgoni, giornalista Rai. “Forse non è
Hollywood, forse con la
California avrà in comune soltanto le temperature miti che
diventano infuocate a ridosso del solleone, fatto è che al Salento piace il
cinema e al cinema piace il Salento, un amore corrisposto e burrascoso che
viene raccontato e riassunto agevolmente in un saggio di Mattia De Pascali,
giovane autore supersanese (nato a Gallipoli), appena edito da Kurumuny. Il
titolo è eloquente almeno quanto l’argomento “Multisala Salento. Come fare film
sotto il sole con pochi soldi e a stento”. Basta scorrere l’indice del volume
per accorgersi di avere tra le mani, finalmente, una bussola critica su un
fenomeno al quale negli ultimi anni sono stati dedicati nel bene e nel male,
centinaia e centinaia di articoli, discussioni, forum, dibattiti. In principio
fu Carmelo Bene, così verrebbe da dire; prima degli anni in cui il
nostro-non-nostro ambientava “Nostra signora dei turchi” (1968) a Santa Cesarea
Terme non c’era stato molto spazio per questa terra, sul grande schermo; la
perizia critica del lavoro di De Pascali rintraccia in “Tarantula”, un breve
documentario di Gianfranco Mingozzi, la prima ‘traccia’ filmica lasciata
sull’estremo lembo d’Italia, per poi descrivere e elencare la quasi (perle
nascoste in archivi permettendo) totalità della produzione filmica in Salento.”
(dalla recensione di Luciano Pagano sul blog de La Repubblica)
Info Kurumuny edizioni : www.kurumuny.it
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