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lunedì 13 febbraio 2012

Ambiente Terra di Laura Masini (Linx edizioni). Intervento di Vander Tumiatti (Fondatore di Sea Marconi Technologies)


Nelle mie tante peregrinazioni nel mondo dell’editoria e della cultura, spesso mi sono chiesto se le scienze o comunque le pubblicazioni di natura scientifica abbiano un ruolo determinante nella formazione scolastica delle nuove generazioni. Ma c’è una domanda che ricorre nella mia testa con particolare frequenza:  il ruolo formativo di questi libri corrisponde all’esigenza di consentire,  al docente come al discente, uno spettro quanto più ampio e approfondito possibile delle novità in ambito tecnologico, biologico e chimico? In fondo si tratta di discipline che spiegano, se ben illustrate, come funziona il mondo che ci circonda, dalle sue parti più piccole a quelle più macroscopiche.
Ed è così che scopro, grazie ad un mio amico docente, e devo dire con molto piacere, una splendida pubblicazione di Linx Edizioni a cura di Laura Masini, dal titolo “Ambiente Terra”, che ha come oggetto principale lo studio dei moti della Terra e un’attenta  indagine di quelli che sono i modelli strutturali della superficie terrestre modificata dagli agenti atmosferici. Venduta con espansione “on line”, in modo da consentire l’espansione e l’aggiornamento dei contenuti, questa pubblicazione si presenta come un testo inconsueto, dall’incredibile chiarezza e semplicità, dovuta non solo al linguaggio puntuale e semplice, dunque facilmente accessibile agli studenti, ma anche di una sua organizzazione interna per argomenti che permette di effettuare collegamenti tra una sezione e l’altra dei contenuti, agevolando anche l’insegnante nel seguire la propria linea didattica nel corso dell’intero periodo scolastico.
La proposta editoriale che ho preso in considerazione in questa sede mi ha particolarmente interessato  soprattutto perché,  accanto a tematiche scandagliate sotto l’occhio critico dell’analisi scientifica,  sviluppa una serie di paragrafi dedicati alla “Terra” come risorsa fondamentale per il genere umano e alle questioni ambientali più urgenti e delicate. Nello specifico il volume è organizzato in unità o lezioni,  testi antologizzati dedicati alle tematiche di carattere ambientale e una “Guida allo Studio” dotata di parole chiave, sia in italiano sia in inglese, oltre agli immancabili test di verifica.  Il mio interesse per questo volume ha preso spunto proprio dalle mie esperienze di vita e professionali legate indissolubilmente all’ambiente, alla scienza e all’innovazione tecnologica.  Già, perché  scienza e tecnologia sono discipline che, se coltivate sin dai primi anni scolastici potrebbero dare un contributo a quel desiderio di conoscenza e di sperimentazione che rappresentano la base dell’indagine scientifica. 
Ma, ahimè,  spesso l'insegnamento scientifico viene giudicato inutile, quasi non  fosse una delle principali chiavi interpretative che ci  consentono di comprendere ed affrontare il mondo di domani.  E allora, che fare? Sono personalmente convinto che occorra modificare l’approccio a queste discipline valorizzando l’importanza della sperimentazione e della progettazione, enfatizzando soprattutto il profilo storico delle scienze o i legami esistenti tra scienze e società. Perché in questo modo si potrebbe finalmente far passare l’idea pedagogica che le scienze e le tecnologie rappresentano una meravigliosa avventura con tanto di successi ed insuccessi, fatta anche di domande importanti che richiedono risposte altrettanto importanti e ragionate. Sarebbe un modo per cercare di colmare il crescente “gap” tra noi e la scienza, la tecnologia, materie rispetto alle quali ci troviamo spesso impreparati, avendo delegato per troppo tempo, ad altri, l’onere della loro valutazione ed interpretazione. Il prezzo da pagare a questa sorta di “latitanza” rispetto ad argomenti che vanno dai cellulari, agli OGM, alle terapie genetiche, al fotovoltaico, all’eolico alle biomasse stesse è alto, traducendosi nella elevata probabilità di essere manipolati, da una parte da chi detiene il potere di orientare i mezzi di comunicazione, dall’altra da chi fonda le proprie certezze su meri presupposti ideologici. In ogni caso si configura una cessione di libertà, perlomeno di quella di scelta. Ben venga, quindi, un libro che è capace di promuovere la conoscenza scientifica in questo modo chiaro e accattivante. Una dimostrazione che su questi temi, se si parte da un disegno pedagocico intelligente e razionale, si può ancora riuscire a incuriosire, stimolando la riflessione e il confronto tra le nuove generazioni, finanche la passione per questa illustre sconosciuta, la scienza.

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